martedì, ottobre 21, 2008
E OLTRETUTTO...
...tocca fare il tifo per Sarkozy e per quel già discutibile accordo - che prevede, pies, anche di aumentare la quota di biocarburanti, uno dei fattori della crisi alimentare e del rincaro dei prezzi del cibo - che va approvato in sede europea. Ma l'accordo contiene cose di buon senso e dall'altra parte ci sono, oltre a un tot di Stati sfigati della Ue, la prestagiacomo e il cavbanana, a piangersi addosso e a dire che noi ci abbiamo la crisi. E la prestagiacomo, che forse con i numeri piccolissimi delle pari opportunità poteva ancora cavarsela ma se si tratta di far due conti realistici no, ha la faccia marcia di sostenere che l'accordo non è stato discusso, mentre il cavbanana rivela il suo pensiero sulla visione del mondo dichiarando che "noi" non possiamo "fare i donchisciotte". Improvvisamente, la crisi finanziaria da cui l'Italia fino a ieri era pressochè risparmiata (grazie all'arretratezza dei suoi sistemi, anche se questo non lo diceva nessuno, e ben venga essere arretrati, di questi tempi) diventa pesantissima per l'industria italiana in particolare, che sostiene di non essere in grado di sostenere i costi per dimunire i rischi del cambiamento climatico. E questo in un Paese, come il nostro, che dove non è costa franosa è slavine e smottamenti, dove non è palude risanata è terra strappata al mare, dove non è siccità è alluvione e via di questo passo, in miliardi di contributi erogati per calamità "naturali" di ogni tipo: e ciò non solo per le caratteristiche fisiche dell' Italia, ma soprattutto per la politica di incuria e distruzione dei governi. Governi che, ribadiamolo per chi si confonde, sono stati democristiani per trent'anni- trenta. e ci sembravano già il peggio, e non erano.
In questo momento, l'ho già detto, gli attivisti di Greenpeace si stanno impegnando nella campagna contro il ritorno alle fonti energetiche non rinnovabili e fortemente inquinanti, come il carbone: fa piacere sapere che la loro azione in Sardegna è stata interrotta in seguito agli impegni presi dall'Assessore Regionale all'Ambiente, che ha dichiarato di voler allineare la Regione esattamente a quell'accordo UE osteggiato dal governo. Incrociamo le dita e segniamo questa vittoria vicino a quella ottenuta in Slovacchia, dove il Ministro dell'Ambiente ha richiesto la valutazione di impatto ambientale per la centrale nucleare - obsoleta e pericolosa - che vorrebbe costruire l'Enel: sempre quell'Enel lì, quella che ci dicono di comprare le azioni. Tanto, a noi checci frega dei slovacchi, siam mica donchisciotte...
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2 commenti:
E, al di là delle ragioni sacrosante, non ti sei vergognata tantissimo quando ha cominciato a dire che ci costa di più che agli altri e quindi non lo facciamo.
Voglio dire, fai il signore...
massì, le figure di merda che non va a fare... non c'è limite.
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