mercoledì, settembre 27, 2006
BE', NON ME L'ASPETTAVO...
che sarà che un po' di preferenze ce l'ho, ma lanessieeilgabbiano mi hanno fregato, bucando la mia corazza lombarda. Ma, prima di ciò, è bello che le mie lettore abbiano tutte girato in positivo l'aspettare: che sarà l'età, ma è molto bello lo stesso. Perchè la poesia femminista non era affatto così, era tutte quelle cose che ti tocca aspettare anche se non vorresti, o vorresti averle subito, o richiedono il suo tempo per crescere o arrivare. Che detto così è anche una bella cosa, quest'ultima, ma la biologia dell'aspettare può essere pesante, nell'insieme: tipo quando si aspettano le mestruazioni, che arrivano o non arrivano e anche senza ansie al riguardo sai che ti arriveranno proprio quel giorno lì, l'unico nel mese in cui vorresti essere libera e bella. E un bambino lo aspetti per nove mesi: e magari stai meglio di quanto non sei mai stata in vita tua, come me, ma intanto un po' ce l'hai, come minimo, l'ansia del parto, che è l'altra cosa che aspetti insieme al bambino. Però ecco, quella poesia, che forse le E. la troverà su internetta ma credo di no chè chissà cos'era, era più una roba del "destino femminile": come dire che l'aspettare ci è stato tante volte imposto, ma anche che siamo capaci di aspettare. E magari anche di fare dell'attesa una bella cosa, come le mie lettore hanno dimostrato. Allora all'amicae. ci dico che anche virginia woolf aspettava i soldi per aggiustare il bagno, e grande evento fu nella sua vita quando arrivarono: che già una si sente meglio in siffatta comunanza, no? e a lanessie che fra tante cose belle che ci ha messo lei sa quale ha bucato la mia corazza, e chissà che non funzioni meglio di tante altre ragioni. e, come accade preoccupantemente sempre più spesso, è il gabbiano che ha colto l'essenza del positivo, con l'ultima frase. e questo valore qui dell'attesa, e il bello che ha, è una cosa io credo molto femminile e potremmo postarne un po' di più per scambiarci le idee su questo. Ma poi le cose belle delle mie lettore sono così belle e così strane e a volte così uguali fra loro anche se ognuna ha il suo spicchietto della stessa arancia, che sono davvero contenta di questa cosa qui. E mi ci voleva perchè la giornata oggi è grama assai.
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1 commento:
Che la frase mia finale non è proprio mia mia. Ma è il ritornello della mia canzone preferitissima, che è, appunto, "Qualcosa da aspettare". Che è di Fausto Amodei. Ma se io vi dico che è di Fausto Amodei tutti storcete il naso e pensate che sia un giro di do con delle parole in rima baciata. E se invece dico che l'ha scritta per Jannacci, e che Jannacci la canta, vi sembra tutta un'altra cosa.
Allora, la mia frase finale è presa da "Qualcosa da aspettare", che è un pezzo cantato da Jannacci.
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