domenica, giugno 26, 2011

MI RIGO I DISCHI E RIDO

Sono la donna bionica: da qualche giorno potrei sfoggiare - se solo avessi il coraggio di togliermi i cerottoni - un bell'aggeggino in plastica che ora fa parte di me, un po' come il polipetto di Matrix ma bene in vista sul décolleté,  ora che avevo snobbato le camicie a favore delle magliette scollate. Ah, proprio vero che nessun traguardo si conquista per sempre, neh?
Guarda il pensiero razionale, ad esempio, e ancora più quello sociale che si interessa dei propri simili: basta un niente, come una bella botta di sedativo, per farlo sparire per un paio di giorni se non di più. E poi fa fatica a tornare, nonostante ci si sforzi di compilare diligentemente le bifrontali senza schema della Settimana Enigmistica e perfino di capire il perverso oroscopo di Brezsny sull'Internazionale, tremando al pensiero di cosa può voler dire che ora sono" pronta per affrontare un tipo di divertimento meno stressante e più gioioso."
Potrebbe invece essere la volta buona per raccontarvi le mie Città d'Acqua, che aumentano con discrezione nello scaffale che le accoglie, profittando di questa quiescenza intellettuale che lascia più libera la creatività manuale e immaginativa: ma non sono ancora pronta per fotografarle, e raccontare di cartoline graffiate e di legnetti corrosi dall'acqua che si riempiono di piccole foto di finestre non credo che renda molto l'idea benchè io sia molto felice ogni volta che ne finisco una.

Così, dài, per questa volta vi racconto soltanto che fra un sonnellino e l'altro ho letto "Tartarughe divine" di Terry Pratchett, uno dei circa quattrocentoventitre romanzi di questo autore che ancora aspettavano di essere tradotti. E aspettare non gli ha fatto tanto bene: vent'anni fa, all'epoca della sua uscita in lingua originale, Small Gods era probabilmente un misto del feroce divertimento di cui solo Pratchett è capace e di una bella riflessione sul fanatismo nel mondo, presente, passato e futuro. Ora il suo contenuto "serio" appare pur sempre attuale - sarebbe bello che non fosse così, ma ovviamente lo è - e però più ovvio e scontato. Ciononon, non delude le aspettative, specialmente se i vostri studi sono stati di tipo scientifico o filosofico: il bizzarro Mondo Disco non manca mai il suo effetto deformante, che ci fa ghignare con (o anche senza) un senso. 
Cosa che tendo a trovare sempre più impagabile.


4 commenti:

Aglaja ha detto...

Però non si può sventolare sotto il naso del goloso bloglettore un bocconcino appetitoso come le Città d'Acqua e poi (ossimoricamente) lasciarlo all'asciutto.
E no, non si fanno queste cose, cara Nocciolina! >:-//

A.

Aglaja ha detto...

P.S.: anch'io so' bionica (guardare con appositi microscopi molto dentro le orecchie per credere!) ;-)
A.

lastreganocciola ha detto...

viva le donne bioniche, allora :-).
e le Città d'Acqua... urgh, ora dovrei fare la modesta e dire che non pensavo potessero ingolosire nessuno (il che è comunque vero), ma se è così si vedrà di fare un trailer, dài.
(ma se tu mi mandassi una tua mail sulla mia mail, che ci parleremmo direttameilente, anche?)

Aglaja ha detto...

Ok, non è mail troppo tardi per scriversi ;-))
A.