venerdì, settembre 17, 2010

LA COLLANA DEI GIORNI


La vita che vorrei.
La vita che vorrei non è mica complicata, me ne accorgo solo ora.
Mi basta, ho finalmente capito, una cosa bella al giorno. Hai detto niente, lo so. Non è poco, messa così.

Ma le cose belle sono tante, e quello che importa a me è che siano ogni giorno diverse: per esempio, la cosa bella di una di queste ultime giornate (era una giornata che ha visto ben più di una cosa bella, pensa che spreco...) è stato il tramonto.

Psichedelico e struggente, con le strisce di turchese a interrompere il contrasto di cielo rosa e oro e di nuvole nere. Un momento perfetto, al riparo dal vento già freddo su una panchina di pietra scaldata dal sole, io e l'uomobarbuto a parlare e guardare. Ora so che posso correre lì, su quella panchina, quando ho voglia di cielo e di colore, e lo farò.
Ma mi conosco troppo bene per farlo troppo spesso: la ripetizione, se non conforta, annoia. E me non mi conforta.

Me, mi frega la curiosità: e il decimo, fantastico tramonto so che mi sembrerà meno "bella cosa" di un maiale di plastica che si splaffa per terra e poi si riforma da sè (l'ho comprato alla nottebianca, già). O, più seriamente, di una chiacchierata inaspettata con un amico, o di una passeggiata che non facevo più da vent'anni, di un nuovo film dei Monty Python, di una serata imprevista con l'Amicodelcuore.

Sembra un po' la solita questione del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno: ma il punto è che, per cominciare, un bicchiere ci ha da essere, no?
Se in una settimana ci sono stati, diciamo, cinque giorni con dentro una bella cosa che non mi aspettavo, ecco, quella per me è una "bella vita".
Non perfetta, non esaltante, non grandiosa: una
vita di piccole cose, infatti, ma lontana da quell' "accontentarsi di ciò che si ha" che non riesco a condividere, pur a volte invidiandolo come atteggiamento di vita.

E allora, più che l'ottimismo o il pessimismo, l'essere "già contenti così" - che d'altra parte sarebbe ormai pur vero, ma non basta lo stesso - o l'evitare ogni preoccupazione, ecco che sembra più sensato adoperarsi perchè, quasi ogni giorno, una cosa bella possa esserci.

Senza rimuovere o ignorare i problemi, senza negare l'insoddisfazione o le mete più importanti, senza rinnegare del tutto il quieto piacere della mente che per anni mi ha tenuto compagnia qui alla mia scrivania, ora penso che coltivare un angolino di gioia e di sorpresa - una specie di piccola perla in mezzo al molliccio della normalità - sia ... be', sia una cosa intelligente da fare.

Facile a dirsi, lo so. Ma sto scoprendo che è anche più facile a farsi di quanto non pensassi.
Ve lo dico così potrete ricordarmelo, quando il bicchiere si sarà nascosto da qualche parte, neh?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

"Da una candela se ne accende un'altra", proverbio preferito di Tiziano Terzani. Bacio, dallo gnomo di riferimento

lanessie ha detto...

Mo' me lo segno.
:-)

proverbio preferito da Massimo Troisi, mi sembra

;-)

Enzo Costa ha detto...

Certi giorni, per me, la cosa bella del giorno è già solo la voglia di cercarla.
E.

lastreganocciola ha detto...

proprio così, enzo. è per quello che cerco di farne scorta in cui andare a pescare nei momenti bui...