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Sì, lo so che avevo detto basta politica. Ma c'è questo post tristissimo della Nessie, e come si fa a non dire nulla? Parla della solitudine degli eroi, di coraggio che viene a mancare se non è condiviso, collettivo.
Il sindaco ucciso, l'indifferenza e la superficialità con cui è stata accolta e trattata la notizia - come ha detto non so più chi, indipendentemente dalla sua onestà, il fatto che venga ucciso un sindaco dovrebbe essere di per sè gravissimo - prima ancora che dai media, dai rappresentanti politici, ha ispirato considerazioni amarissime in molte persone, io credo. Non c'è bisogno di dire perchè, lo dice già bene la Nessie e poco ci sarebbe da aggiungere: ma, per antica abitudine, quando le cose vanno malissimo mi viene da alzare lo sguardo, e cercare più lontano.
Intendiamoci: se potessi emigrare senza troppi danni, lo farei domani.
Dire che questo Paese è allo sfascio da tutti i punti di vista - politico, culturale, umano, ambientale - e che non si vede una via d'uscita è peccare per difetto: in qualsiasi classifica fra Stati siamo fra gli ultimi, dietro di noi ce n'è solo uno, o due. Quando sono cinque è perchè si sta parlando di cibo. E quindi.
Però non è che gli altri siano messi così meglio, a parte poche eccezioni. Il che non giustifica i
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E il momento peggiore non è ancora arrivato, secondo me. La crisi delle risorse e del clima si sta annunciando pesantemente, ma non c'è ancora. Difficile immaginare quale potrà essere lo scenario, ma io credo si possa pensare che comunque sia, a un certo punto si capovolgerà. Quale potrà essere il punto è la grande scommessa, il bicchiere che si può vedere mezzo pieno o mezzo vuoto, l'orizzonte su cui focalizzare il pessimismo o l'ottimismo.
Ma, escludendo per principio la fine del mondo, io penso che stiamo assistendo e partecipando alla fine del "nostro" mondo. La fine del "secolo breve" è adesso e durerà ancora un po',
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Come agli inizi del '900 fu la fiducia nella scienza e nel progresso a scuotere le fondamenta della solida società paternalistica e imperialista (che reagì con violenza ancora per mezzo secolo) , così oggi siamo disposti a credere che l'informatica e la genetica andranno a rappresentare non tanto la soluzione dei nostri meschini problemi, ma l'Avvenire tout court.
A me non pare che ci sia da stupirsi se la gente ha paura. Occhio e crocchio, più di metà della popolazione occidentale vede il Futuro rappresentato da cose che non conosce pe
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Ma, come in tutti i periodi di questo tipo, ferve il lavoro sotterraneo. Quello del coraggio che non si vede e che spesso corre il rischio di essere confuso con il coltivare il proprio orticello (che è esattamente una delle forme di "protesta" attuali, del resto), quello di chi tiene la posizione, quello, se volete, del deserto dei tartari. Che, a modo suo, perfino quello è coraggio.
L'umanità non è mai stata fatta soprattutto di eroi ed è facile, come da annose discussioni, farne un sol fascio e chiamarla "zona grigia" perchè uno ha paura di essere ammazzato, all'altro basta temere di perdere il posto, l'altro ancora è sempre stato timido.
Però Neville diventa eroe sopportando, rimanendo lì a prendersi insulti, e così fanno in tanti
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E in più ci mettono gli orti sinergici, i circoli dell'anima, gli asili volontari, i prezzi politici, le transition towns, i pannelli solari, il cibo bio, i vestiti solidali, la caccia alle baleniere, gli appelli per la giustizia, le idee per il futuro.
La lotta si fa dura, certo, e peggiorerà. I nazisti ci sono arrivati, a Stalingrado: ma lì sono stati fermati. Non tutti possono e devono stare in trincea, non tutti hanno da starci nello stesso momento, non tutti riescono a starci nello stesso modo.
Ma le orme ci sono, anche se di notte non si vedono.
1 commento:
Eccco, questo post era lì da un po', senza commenti. Magari faceva paura la lunghezza, magari "Stalingrado", magari la stufìda di parlare sempre di politica. Allora ho trovato questo, e te lo copio:
"Il tuo Cristo è ebreo
la tua macchina è giapponese
la tua pizza è italiana
la tua democrazia è greca
il tuo caffè brasiliano
la tua vacanza turca
i tuoi numeri arabi
il tuo alfabeto latino.
Solo il tuo vicino è uno straniero".
E' il testo di un m,anifesto tedesco degli Anni Novanta, mi piaceva
gnomus
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