lunedì, settembre 27, 2010

LE STRADE DI COPPI







Una ruota in un fosso - e c'è voluto il trattore - una gran mangiata, una nutrita spesa biologica. E vini uno più buono dell'altro, aria contenta di vendemmia, profumi di mosto e api ubriache  e, ancora, discorsi di bosco. Lo sapete che si può comprare un ettaro di bosco? Ma si compra, più modestamente, anche il vino: e per ora ci siamo limitati a quello.



E lungo tutte le strade ci sono le gigantografie - molto belle, molto azzeccate - di Fausto e Serse Coppi. E le sue vittorie stampate sull'asfalto.  E c'è la sua casa-museo, uno spaccato della "vita di una volta" in cui fatichiamo a riconoscere tutto, le stanze e gli oggetti e i concetti, eppure.



Intorno, geometrie di vigne in curve regolari e di campi in salita a segnare di colori diversi le colline. E su tutto, un cielo azzurrissimo di lacca nitida con nuvole di gomma, di cotone, di panna, di inchiostro viola.

Un pezzettino di Italia verde di quella che di solito non si vede e non si sa che esista ancora, dove la malinconia arriva verso sera con una voce aspra a rompere in dialetto il  silenzio dei paesi  lindi e ordinati, ma troppo vuoti.


Ecco, la gita alle Valli Unite ci è piaciuta assai. E' bello avere amici che non solo si lasciano trascinare, ma affrontano anche i fossi.





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