giovedì, settembre 24, 2009

BELLO E POSSIBILE


Sì, credo che Obama mi piaccia perchè davvero "ricorda Kennedy": ma secondo me fa venire in mente molto di più Bob, che era più in gamba e già immerso nel nostro mondo, che John.
Come Bob Kennedy, Obama riesce a mischiare i toni messianici con le riflessioni di buon senso, la grandeur americana con il rispetto per i deboli, il realismo con la capacità di immaginare. E, soprattutto sa, come tutti i grandi leader, infondere speranza pur promettendo sacrifici.
In ciò che Obama fa o dice si può senza dubbio vedere un grande costruttore d'immagine che lavora per lui, ma a distanza di quarant'anni si può semplicemente ritrovare quella voglia di cambiare che Bob Kennedy riusciva a trasmettere a tutti, anche a noi sfigati al di qua dell'oceano, e riprovare un frisson di quello stesso entusiasmo di allora, di quello che spinge a fare e a sorridere pur sapendo che stiamo combattendo una battaglia. Anzi, proprio perchè sappiamo che c'è una battaglia in corso e noi ci siamo dentro e scegliamo modi diversi ma armonici di partecipare.

"La scelta è nostra. Potremo essere ricordati come una generazione che ha scelto di trascinare nel XXI secolo le diatribe del XX, che ha scelto di rinviare le decisioni difficili, che ha rifiutato di guardare avanti e non è stata all’altezza, perché abbiamo messo l’accento su quello che non volevamo invece che su quello che volevamo. Oppure possiamo essere una generazione che sceglie di vedere l’approdo oltre la tempesta, una generazione che unisce le forze per gli interessi comuni degli esseri umani e che finalmente dà un senso alla promessa insita nel nome che è stato dato a questa istituzione: le Nazioni Unite."

Così ha detto Obama all'ONU ieri, riuscendo a trovare la mediazione non più "giusta" forse ma più realisticamente avanzata sulle spinose questioni che rimangono aperte, dall'Afganistan alla Palestina.
Non riusciamo più a fidarci del tutto, è vero, e va anche bene così: ma se siete capaci di leggere tutto il
discorso di Obama senza provare neppure un filo di speranza per le sorti del mondo e dell'umanità, siete autorizzati a pensare che il mio sia solo romanticismo senile.

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