giovedì, maggio 14, 2009

E MENOMALE...



A prescindere dal voto prossimo, un discorso sensato, pulito e intelligente. Che va ben oltre la sterile polemica del nuclearesì-nucleare no, giacchè non si parla in astratto di forme di energia possibili, ma di come verrebbero imposte e realizzate.

Nichi Vendola sul suo blog, segnalato da Nessie su facciabuco (il neretto è mio)


Ieri il Senato ha sancito il ritorno del nucleare in Italia, seppellendo la volontà espressa nel 1987 dai cittadini italiani che avevano opposto il loro secco no, attraverso il referendum dell’ 8 novembre.
Ieri il Governo ha commesso l’ennesimo scempio, ha inferto un’ulteriore ferita al corpo martoriato del nostro Stato, cui guardiamo con sempre minore fiducia.
Sono segnali inquietanti quelli di questi giorni. Il ritorno al nucleare fa il paio con il respingimento dei migranti, con la legalizzazione delle ronde, con il reato di clandestinità; ognuna di queste misure è in netto contrasto con la nostra Costituzione e con le leggi internazionali sui diritti dell’uomo.
Sono segnali brutti, che emanano il tanfo di un vecchio decisionismo senza misure e senza limiti. Sembra che lo Stato di Diritto si tramuti improvvisamente in una sorta di sommo diritto dello Stato a soverchiare ed escludere i deboli, a criminalizzare le povertà, a violentare l’etica, ad ammutolire le volontà, a negare i diritti.
In questo modo lo Stato non è più il patto fra cittadini, non è più il respiro di giustizia, di libertà, di pace e di uguaglianza. E’ piuttosto un corpo morto, l’involucro opaco dentro cui si nascondono burocrati e tecnocrati che giocano con le vite a loro piacimento. E questo ritorno al nucleare è tutto questo. E’ violenza alla storia, alla voce e ai territori dell’Italia.

Hanno sei mesi di tempo adesso per decidere i siti più idonei, e la Puglia, la mia terra, sembra essere una delle destinazioni più probabili. Come sembra molto probabile che la scelta dei siti sarà fatta in piena autonomia, senza consultare le comunità locali, sulle quali graveranno i costi di questa operazione di sciacallaggio politico, ambientale ed economico. Il nucleare è inutile, antieconomico, pericoloso.
In Puglia abbiamo tracciato un cammino diverso, virtuoso. Abbiamo deciso di coniugare le ragioni dell’economia con quelle dell’ambiente e dei territori, per questo siamo i primi in Italia nella produzione di energia da eolico e fotovoltaico. In questi quattro anni abbiamo costruito le fondamenta per una crescita ed uno sviluppo sostenibili, abbiamo messo le basi per un futuro a misura d’uomo. Questo vogliamo che accada per tutta l’Italia.
Farò la mia parte: ricorrerò alla Corte Costituzionale contro questa normativa del governo.

2 commenti:

e. ha detto...

Grazie a nome di noi fuori da facciabuco in ufficio :-D

Anonimo ha detto...

gnomus dixit:

Scusa tanto, neh, ma perchè "a prescindere dalle elezioni"? Nichi Vendola è candidato, capolista di "Sinistra e Libertà". C'è un'altra lista di sinistra - quella che mette insieme Rifonda e Comunisti italiani - e, per dire, a Genova è favorevole al mantenimento della centrale a carbone in porto, magari anche perchè il consigliere regionale loro è anche presidente deilla Pietro Chiesa, cioè di quelli che scaricano il carbone. Una bella visione aperta. Allora: da una parte c'è Vendola, dall'altra questi. Sul Pd mi astengo, anche se sia la candidatura della Balzani (assessora comunale che ha inserito il prestito a tasso zero a chiunque lo chieda) che quella di Bonanini (quello che ha inventato il parco delle Cinque Terre) sono candidature molto meglio del solito.