giovedì, maggio 07, 2009
ASCOLTA IL SUONO DELL'ARANCIONE
Pur mentre imperversa la più indecente stupidità lasciate che io sia lirica, solo per un attimo.
Perchè quest'anno il tormentato muraglione di fronte al mio studio si è riempito di fiori bianchi, a nuvola, apparsi sui rami prima delle foglie. Una gioia tutta visiva, in mezzo a cui sfrecciano pappagalli e pappagallini verde mela, grandi gazze bianche e nere e le noiose tortore dal colore così morbido. Oggi un merlo ha preso possesso della nuvola e saltella fin da stamattina lungo i tronchi che scendono dal muro, in equilibrio impossibile, e lungo i rami. E improvvisamente, eccolo comparire al centro di un ramo fiorito: il nero delle piume incorniciato dai fiori bianchi è già una stampa giapponese, ma quando inclina appena la testa appare anche il becco, vivo arancione.
Io sono al telefono, e trattengo un'esclamazione di meraviglia e gratitudine, che quest'effetto mi fanno le cose così belle e inaspettate. Un attimo, e il merlo già è saltato sull'altro ramo, e saltella via con quella sua aria da menestrello strafottente.
A me rimane la voglia di fermare quell'attimo, di poterlo condividere. La voglia di essere pittore, o poeta. Mi accontento di essere blogger.
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