Il rappresentante cinese ha concluso il discorso di chiusura dei Giochi Olimpici (definiti, nello stesso discorso "ecologici": i Giochi può darsi, ma il resto?) con una frase che suonava più o meno così: "Ora che è tutto finito, contiamo che il mondo tenga presenta la vitalità e l'energia dimostrate dalla Cina." E chi ha orecchie per intendere...
Il che, unito alla "perfetta organizzazione" che tutti hanno notato e all'altrettanto vistoso dispiegamento di forze umane - 2 milioni di volontari, mi dicono - fa da perfetto complemento all'assortimento da Mercatino dell'usato ricevuto dal Dalai Lama, maschere e attrezzi vari in cambio di una rivalutazione della Cina nel cuore dell'opinione pubblica mondiale che è probabilmente uno dei capolavori della millenaria, e non a caso famosa, diplomazia cinese.
Se ci si chiede perchè gliel'abbiano lasciato fare... be', la Cina è un grande mercato, si sa, oltre che una grande potenza. Con buona pace, più ancora dei tibetani che stanno ricoprendo il ruolo ingrato del chiavistello per le potenze occidentale, o russe che siano, dei cinesi sfruttati bestialmente in nome della "vitalità" nazionale, e del livello di inquinamento mondiale, che da domani riceverà di nuovo a pieno ritmo il contributo cinese.
E non me ne voglia chi si è gustato le Olimpiadi da cima a fondo... ora che sono finite, si può dire, no?
(copertina della vecchia "Domenica del Corriere" sulla chiusura dei Giochi Olimpici a Roma, nel 1960. Nel disegno di Walter Molino si distingue l'allora biondo - tinto? - Nino Benvenuti, a Pechino in veste di commentatore, anche se tutti lo credevamo morto.)
domenica, agosto 24, 2008
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