Non è bellissimo? E' un assiolo, un gufo di piccole dimensioni, trovato per terra nel cortile di una scuola materna. ci dice il Corriere delle Alpi, e "salvato" da bambini e genitori. Che l'hanno rimesso su un ramo e via, non troppo felice della sua esperienza in mezzo agli umani, almeno a giudicare dalla faccia.
Notiziona, eh? Ma era troppo carino l'assiolo per non postarlo, chè qui coi gufi, si sa, c'è tutta una simpatia.
E approfitto dei gufini per far tornare la colonna silenziosa di cui mi ero ovviamente dimenticata.
L'estate di San Martino, William D. Howells (ed. Fazi): va bene, solo a me può venire in mente di comprarlo, tanto più che sul risguardo c'è pure scritto, che l'autore era nato nel 1837. Voi lasciate stare, neh? che c'è una ragione (come minimo, ma son di più) se, nonostante abbia scritto una quarantina di romanzi e un sacco di altra roba, di Howells non ne sa più nulla nessuno.
La risata del '68, (ed. nottetempo): ecco, a questo invece i suoi otto euri dateglieli volentieri. Che mette insieme qualche paginetta di protagonisti di quegli anni, senza rigore nè scientificità nè altro nesso fra loro: ma proprio per quello la raccoltina che ne esce è fresca, spesso divertente e, soprattutto, in grado di restituirci almeno un pezzetto della straordinaria e allegramente confusa molteplicità di quel periodo.
Il mondo è un teatro, Bill Bryson (ed. Guanda). Bryson è un bravissimo scrittore di resoconti di viaggi, uno dei pochissimi che si lancino in descrizione comiche degli avvenimenti, e gioca soprattutto sulla propria autoironia. Non tutti i suoi libri sono allo stesso livello, anzi, e ce n'è anche uno insopportabilmente serio che si chiama Breve storia di (quasi) tutto: alla decima pagina l'ho restituito, mi è parso di una noia mortale. Insomma, a me Bryson mi ha sempre dato l'idea di uno che, avendo imbroccato una due-tre cose buone poi cerca di mantenere il proprio livello economico e la propria presenza senza andar troppo per il sottile. Magari mi sbaglio, però... Chè anche quest'ultimo titolo è davvero godibile fino a che si avverte il divertimento dello stesso Bryson, poi si comincia a pensare che qualche pagina in meno non avrebbe fatto male. Non che sia davvero noioso, no, è che sono 246 pagine per dire che di Shakespeare non si sa nulla di certo. Però, nel complesso, è un libro che si legge bene, pieno di notizie sul mondo in cui visse il Bardo e soprattutto sul teatro. Chi ne ha la passione non dovrebbe perderselo.
Avanti pop '68 , Riccardo Bertoncelli (ed Rizzoli, Bur). Citato da Guccini, mi si dice, è l'autore e il libro ha un cd allegato di canzoni politiche. Non io lo sto leggendo, come potrà immaginare chi mi conosce, ma l'uomobarbuto: e ogni tanto mi chiede se voglio sapere perchè Franco IV e Franco I si chiamavano così, oppure mi racconta della mitraglietta di Jimmy Fontana (giuro!) Insomma, ha le schede di sessantotto canzonette - senza offesa, neh? - ed è pieno di notizie assurde e totalmente inutili, una goduria per i veri appassionati. Anche se, diciamolo, il libro non manca di segnare un territorio generazionale: chè chi non gli scatta "col bene che ti voglio" alla parola "luglio" se lo gode un po' meno, già.
4 commenti:
ma è il gufetto leo di ron, il mio personaggio di harry potter preferitooooo :):):)
un musico, un fallito, un pio, un teorete, un Bertoncelli, un prete, a sparare cazzate...
Quello dell'Avvelenata? Proprio lui? Che io per mille anni mi sono chiesta chi fosse, 'sto tizio :D
Visto che si parla di libri ne segnalo due:
1. Stecchiti - un saggio sull'uso dei cadaveri nella scienza, dalla polizia scientifica ai test sulle automobili. Serio ma divertente. Non ricordo l'autore, l'ho prestato ad una amica sadomaso e se lo è tenuto ... :-)
2. Questo è un pezzo forte: Manuale di sopravvivenza burocratica per italiani con partner straniero di Amedeo Intonti (già segnalato su OLI). Imparare ad avere vergogna della nostra nazione è facile, leggendolo ...
@hypnerotomachiapoliphili: grazie, già ri-segnalato il primo agli amanti del genere. e il secondo... dài, no, non ho bisogno di altri motivi :-(
@amber: proprio lui. notiziona, eh?
@ƒede: c'era da giurarlo, che il tuo preferito era ron
:-)
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