lunedì, aprile 04, 2011

AVE E.T.

Altro giro altro regalo, anche oggi abbiamo scoperto viuzze nascoste, creuze, fiorellini rari e tarassaco, filo e spinato e portoni murati. C'è una barca dentro un improbabile e trascurato giardino pieno di sole, c'è la scritta "bice puttana, però in fondo ti amo ancora", c'è la casa tagliata a metà con il tubo di scarico che passa sopra la creuza, c'è il grande cancello da villa inglese e il citofono di quello che forse non è molto simpatico visto sì che gliel'hanno spalmato di vernice rossa, c'è la sorpresa di capire dove si è finiti dopo mezz'oretta di cammino fra muri ed edera - in linea d'aria vicinissimi, ovvio.
Se vi noio ditemelo, o miei silenti lettori, ma io questa cosa del camminare devo dirvelo di nuovo, che mi stupisce ogni volta: andare in giro con i piedi e con gli occhi  è come quando Alice esce dalla porticina ed, ecco, c'è un mondo tutto diverso. Un mondo senza fretta, pieno di storie che si possono inventare per poi dimenticarle subito dopo - qui c'era una finestra, o era un portoncino? e bice sarà sposata, ormai. con un altro, già - pieno di colori di sole e non di vernici (adesso, poi, che la primavera fa sfoggio...), in cui se c'è un ronzio è quello di un bombo e non di un motore. 

Ma anche dove le strade sono strade con le loro inevitabili auto accanto e i passeggini e i joggers e i pattini e i cani, dio quanti cani ormai e che obbrobrio quelli che se li portano in braccio... ecco, anche lì l'umanità offre sorprese. Ve l'avevo anticipato, le foto notevoli di oggi sono quelle di ieri: e ci vorrebbero gli studi antopologici del KGgB per spiegare come la "devozione popolare" abbia ancora biosgno di nicchie, e statuine e fiori e lumini.
Perchè le nicchie - due, ne ho contate, ma chissà se ce ne sono altre, nascoste - sono fra le pietre del muro sul
lungomare e le statuette sono di plastica e il lumino dura 30gg. (così c'è scritto), ma la rosa rossa era fresca e circondata da un verdissimo tralcio d'edera. E vien da chiedersi perchè, in questo già abbastanza deludente terzo millennio, ci sia qualcuno che ha il bisogno di crearsi un altarino supplementare, tutto suo, senza neanche prendersi la briga di inventarsi anche il dio da metterci dentro. Non sarebbe più carino, più creativo?
Così ho pensato che però potrei farlo io - volete venire? Pensavo di metterci un bel Marx - di cartoncino, che di plastica non è facile trovarlo -  ma forse è meglio, appunto, un bel dio nuovo di zecca. Un alieno di plastilina, un mostro di viti riciclate, un essere surreale di fili e lucine... sissì, l'idea mi piace. Chi vuol venire a sistemarlo? Mandatemi un sms, sarebbe bella una spedizione collettiva a tarda notte, no?

3 commenti:

Tom ha detto...

Divino è tutto ciò che simboleggia, rassicura ed eternizza... è una bella sfida, quella di inventare un altarino che incarni altrettanta maternità e paternità... difficile, sì, ma davvero stimolante! ^_^

lastreganocciola ha detto...

@tommi, mi inibisci con questi discorsi seri :-)
io vedevo più una cosa in stile "Brian di Nazareth"...

Tom ha detto...

Nuuuuu!!! Non volevo! E' tutta colpa di Pessoa. Io non c'entro niente!

Per compensare, potresti costruire una statuetta sua: http://it.wikipedia.org/wiki/Pastafarianesimo

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