mercoledì, giugno 09, 2010

BARNUM COUNTRY

mah, che dire? non ho mai amato il circo e i pagliacci, poi, li ho sempre trovati patetici, irritanti, da vergognarmi per loro.
"L'effetto comico di una rappresentazione con pagliacci (che ha dato nome alla pagliacciata teatrale) è generato dal contrasto di queste due figure. L'uno (il bianco) autoritario, severo, preciso, in grado di fare (il suo costume tradizionale lo vuole vestito di bianco e col cappello a punta); l'altro (l'augusto) incapace, pasticcione e stralunato (abiti fuori misura e scarpe giganti).": così ci dice Wiki sul tema.

Il nostro ineffabile nano, però, riesce a comprendere in sè - come sempre, del resto - entrambi i ruoli: vittima eppure efficientissimo, di grassa comicità eppure impettito che pare una delle sue beneamate antenne, rutilante come un naso rosso ma ferocemente autoritario. Questo doppio concentrato di clownerie si è prodotto ieri in uno dei suoi show più esagitati, sparacchiando a destra e a manca con il suo fucilino a tappi - no, be', il suo fucilino a tappi riguarda le escort, ma lui ogni tanto non disdegna i succedanei che la politica gli può dare, in fatto di soddisfazioni. Così si è lanciato toccando mille temi, del rinnovo del contratto Rai - "ti parlo in qualità di ministroooo, esci da quel corpo, Giuditta, e lasciami tutta la pubblicità...!"- al suo volere che le Camere dovrano rispettare, fino ad arrivare al coup de theatre più grandioso, quello che contiene anche l'errore grammatical/sintattico che fa tanto popular : "... Appena vanno in Abruzzo gli saltano addosso, qualcuno con la mente fragile rischia che gli spari in testa". Un soggetto, nano, un soggetto!
Ah, già, il Soggetto può essere uno solo, Lui: ma almeno i complementi, suvvia.
E intanto che noi ci si diverte con i rumori osceni dalla bocca e con il fiore all'occhiello che schizza merda, là dietro, sulla pista rimasta discretamente quasi al buio, cambia la scena: stanno per entrare leoni e bestie feroci, di cui finora si sentivano solo i ruggiti. Fini giocolieri danno una mano al doppio clown e la manovra, oplà, eccola riuscita: gli spettatori si ritorvano imbavagliati, mentre orologi e portafogli che erano nelle loro tasche dondolano nella mani del clown e dei suoi aiutanti.


Chi ha letto
"La famiglia Winshaw", chi ha visto "Full Monty" o altri corrosivi film inglesi sugli anni '80, chi ha potuto rendersi conto, anche da lontano, della trasformazione della Gran Bretagna sotto il pugno della Tatcher non può non fare il parallelo con ciò che sta accadendo da noi. Per riassumere in una sola frase, lo sfascio generalizzato che prelude alla svendita ancor più generale è un passaggio richiesto dalle multinazionali, dal neoliberismo.
Qui procede a rilento: ci vuole il suo tempo per prendere accordi sulla spartizione del bottino. E la cecità - vera o finta? - della politica italiana ( pd compreso ) è quella di non comprendere che il mondo nel frattempo ha cambiato rotta, o sta cercando di farlo almeno da Obama in poi.
Non che le multinazionali siano diventate più buone: ma c'è chi ha capito che ci sono anche altre forze, altri modi, altri business, più promettenti per il futuro.
Ma a chi ci governa il futuro non potrebbe importare di meno, e chi
non ci governa ne ha altrettanta pau
ra: da anni sono convinta che la politica del Pd abbia fra i suoi fondamenti attuali l'obiettivo di lasciar compiere ad altri il passaggio alla privatizzazione, alla svendita, alla distruzione dello stato sociale, per poter quindi ereditare una situazione già sedata, acquiescente. Non è un segreto che che quella specchiata persona che è Tony Blair sia un modello per buona parte del Pd.
E quindi, avanti così.
Ma, perdio, che ci tocchi sorbirci anche tutta la vergogna dello spetazzare continuo del clown... corpo, ma saremo sfigati, neh?

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