lunedì, aprile 19, 2010

MA SE...?


Questa cronica ma sempre più accentuata carenza di tempo nella mia vita - carenza di tempo per ciò che voglio fare, se voglio fare ciò che devo e che si spera mi serva per avere altro tempo, un paradosso alla Woody Allen - porta curiosi effetti di sorpasso in ciò che faccio.
Chè, per esempio, mi è capitato di scrivere "copre tutto come cenere di vulcano" ed ecco che la cenere, dopo mesi ma prima che il mio scritto fosse leggibile, è arrivata davvero, così parrà poi che io abbia ben poca fantasia.

E quindi, è un po' che penso che bisognerebbe rilanciare il nostro blog femminilfemminista e, idem, mi ha preceduto perfino il Corriere, che ospita Susanna Tamaro e, in risposta, Maria Laura Rodotà sul tema "Siamo più libere ora o vent'anni fa?"
La Tamaro, che si sa e si immagina quanto ci piace da queste parti, fa un bel minestrone in cui riesce a sostenere che le ragazze di vent'anni fa (ma direi che erano trenta, neh?) praticavano l'aborto clandestino per stupidità e gusto dell'avventura, quelle di oggi praticano l'aborto legalizzato per stupidità e conformismo. Poi scrive un altro milione di righe per arrivare a una filippica contro l'imperare dell'esteriorità, sacra e condivisibile indignazione se non viene usata per recriminare "si stava meglio quando si stava peggio".

Di Maria Laura Rodotà, non essendo io lettrice del Corriere non è che ne sappia molto, ma insomma risponde alla Tamaro con un certo qual buon senso, ridando a Cesare ciò che è di Cesare e non di sua figlia: chè se ragazze e ragazzine considerano il loro corpo una merce o una chance non è colpa del femminismo ma del liberismo, che tutto mercifica e vende.
Detto ciò,
Rodotà però scaglia anche lei la sua pietra contro il femminismo italiano che secondo lei ha avuto il torto di rinchiudersi in dotte e avulse disquisizioni sulle differenze di genere, trascurando più concrete possibilità offerte da spazi come le "quote rosa" o il semplice rispetto verbale e fisico.
E' un punto di vista interessante anche se un poco banale, diciamo il vero: che il femminismo italano non è certamente stato più incapace della sinistra in generale di difendere le proprie conquiste. Anzi. Soprattutto tenendo conto che quelle conquiste sono state ben più difficili e sono tuttora più fragili, e ancor più tenendo conto di come la sinistra spesso si trovi a destra non appena si parla di diritti delle donne.
E, come fa notare intelligentemente questo blog, far dire alle donne quali errori ha fatto il femminismo scrivendo su giornali da uomini ( be', quanto donne comprano il quotidiano, tanto più se di area centrista, per non dir di destra?) sta diventando il nuovo, stupido sport.
Sarebbe comunque interessante discuterne, io credo, così come sarebbe utile e intelligente confrontarsi su altri temi.

A me piacerebbe, e lo dico qui sperando che l'ipotesi venga raccolta e migliorata, mettere in piedi un blog "aperto", che sia uno spazio di intervento possibile anche per qualche lettrice dei nostri blog che vuol dire la sua, per esempio, (e perfino qualche lettore/blogger, come già era successo su Sempre l'otto marzo ) e che, perchè no, comprenda anche una certa dose di "saperi femminili" come rimedi naturali, segnalazioni di prodotti interessanti e soprattutto di libri e spettacoli, di fai da sè e di trucchetti consumismofree.
Ne farei, se trovassi qualcuno per renderlo appunto collettivo, un blog rapidissimo e tendenzialmente utile: che anche le riflessioni servono a qualcosa se sono corte da leggere (sì, lo so, predico bene e razzolo male, ma proprio perciò spero in copiosi interventi altrui), e penso anche che tante pur sacrosante indignazioni potremmo farne una sintesi senza che nessuno ci soffra. E anche se sono corte da scrivere: spesso ci sono articoli, video, notizie che su facciabuco resistono in pagina tre minuti, mentre un copincolla su un blog potrebbe dare quel migliore risalto che magari meritano.

A giudicare da ciò che mi dice lo sciaìni sui miei post che affrontavano temi come la pillola del giorno dopo, le mestruazioni, l'aborto ecc. , il bisogno di informazioni è vasto e si rivolge alla rete: perchè non dare il nostro contributo?

Anche così, senza tanto clamore, si fa opera di Resistenza.

Ma qualcuno si ricorda password e nick di Sempre l'Otto Marzo? O facciamo un clone?

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