martedì, febbraio 02, 2010

DON'T PANIC


Presi dalla Disperazione da Sedano Rapa, durante questo trasloco abbiamo regalato centinaia di libri. Non esagero il numero: la Casa nella Rocca è un po' più piccola della precedente, e la domanda angosciosa ci tormentava fin da quando la vedemmo la prima volta: "Quante Billy ci staranno?"
Perchè, non c'è bisogno di spiegarlo, da noi i libri non si contano in metri ma nella misura della massima capienza della libreria più economica dell'ikea, di cui sappiamo a memoria larghezza, profondità e altezza - con e senza aggiunta.

Altri libri li abbiamo spietatamente eliminati non già prima del trasloco, ma dopo, sempre in preda al panico (be', è vero che c'erano anche una trentina di titoli di Wodehouse tripli e quadrupli - i doppi sono edizioni nuove ed edizioni vecchie - ma insomma.)
Quelli eliminati da ultimo sono in gran parte ancora lì, in uno scatolone in ingresso, per la Libera Pesca di chi vuol portarseli a casa.

Ma stasera, dopo aver a lungo tergiversato, dopo avere con dolore svuotato e tolto una Billy già sistenata e piena, dopo aver lasciato sugli scaffali delle Billy nel mio studio lo spazio per i materiali delle mie arti sperimentali, dopo aver ordinato tutti i volumi per argomento in spregio alle altezze diverse... dopo tutto questo, ci sono un sacco di scaffali vuoti. Incredibile. Forse dieci scatole di libri si sono nascoste in garage. Forse, come lo specchio a fisarmonica comprato all'Ikea in una delle prime spedizione e poi disperso a dispetto di ogni ricerca, otto o quindici scatoli di libri salteranno fuori da un posto che abbiamo sempre sotto gli occhi, come insegna Agata Christie. O Sherlock Holmes? Comunque.
E invece no, controllo a memoria i titoli e sembra che i fondamentali non manchino, salvo quelli che so di aver regalato. E sugli scaffali continua a esserci un sacco di spazio.
Credo che andrò nello scatolo della Libera Pesca, e salverò qualcuno dei condannati alla deportazione. Ma forse anche no.
L'importante è aver visto che lo spazio c'è, che ancora una volta la Disperazione da Sedano Rapa non aveva alcun senso. Se solo si riuscisse a ricordarselo prima, invece di constatarlo dopo...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Una volta ho letto di una tizia su un Concorde che, durante il volo, aveva messo un libro in una cappelliera senza sportelletto.

Alla fine del volo non solo mancava il libro, ma perfino la cappelliera!

In realtà sembra che la "cappelliera" fosse un'intercapedine formatasi per lo "stiramento" dell'aereo durante il volo supersonico, e poi rientrato al momento dell'atterraggio!

Non è che avete una casa oltre il muro del suono?

@_@

lastreganocciola ha detto...

ecco, mi pare un'ottima spiegazione scientifica, la tua., che mi può dare un'indicazione su dove sono finite ben tre confezioni nuove di luci sottopensili dell'ikea. mi sento confortata al pensiero che stiano probabilmente girando intorno alla Grande A'Tuan, in questo momento.