domenica, gennaio 24, 2010

DUNDU U L'ERA UOLLI?

Si pensava, a tavola, che quest'anno cadrà il 50° anniversario del 30 giugno 1960
Do per scontato che chi mi legge sappia cosa fu il trenta giugno, ma in ogni caso c'è il link dove potete leggere i dati salienti, nonchè Wikipedia, da cui prendo questa bellissima citazione:
"Il 25 giugno durante un corteo di protesta vi furono alcuni incidenti, il 28 giugno il futuro presidente della Repubblica, Sandro Pertini affermando la sua opposizione al congresso (del Msi, n.d.r.) disse:
« La polizia sta cercando i sobillatori di queste manifestazioni (...) non abbiamo nessuna difficoltà ad indicarglieli. Sono i fucilati del Turchino, di Cravasco, della Benedicta, i torturati della casa dello studente. »
Grandiosissimo, neh? E i tipi nella foto sono i dirigenti dei sindacati e dei partiti di sinistra, in giacca e cravatta ma con i cordoni ben serrati, come si vede.

Epperò qui nella Casa nella Rocca si era su uno spirito più frivolo, pensando a cosa si potrebbe produrre per commemorare il 30 giugno.
Dalla
maglietta a righe bianche e rosse dei camalli - che nel caso, si può sempre rilanciare come la maglietta di Wally - siamo ben presto passati ad altri gadgets, sia commemorativi che attualizzanti, di cui vi fornisco l'elenco.

- racchiuso in un'elegante busta trasparente, un cubetto di porfido altrimenti detto "sanpietrino".

- riproduzione fedele - in metallo la "lusso", in plastica la più economica - del gancio, o rampino, da portuali che, dicono, comparve negli scontri di piazza qual segno distintivo della categoria.

- cartina di Genova ad uso dei congressisti: com'è come non è, sembra che i congressisti del Msi che chiedevano come arrivare all'hotel in cui avrebbe dovuto tenersi la manifestazione si ritrovassero facilmente sulla collina del Righi, vuoi condotti là dai taxi, vuoi seguendo le indicazioni. Nella cartina commemorativa, perciò, tutte le strade portano, da Brignole o da Principe, al Righi.

- giochino sonoro: capovolgendolo si potrà sentire, invece del Muu della normale mucca, il classico grido strascicato, lo slogan ripreso poi negli anni '70 e qualche volta anche un po' più in là: "A mooooeeeia, a mooeeia, a moeia", trad. "monta, matura" inteso come opposizione, rivolta, e fors'anche rivoluzione.

- souvenir di piazza De Ferrari: la fontana, purtroppo, è rotonda e priva di guglie, ma insomma.
- kit karaoke, con base e testo di "Emmu vinto na battaggia"
- riproduzione, in linea con la moda di oggi che privilegia modellini di armi, della mitraglietta: si racconta, e nessuno confermò nè smentì del tutto la voce, che un congegno di questo tipo fosse stata piazzata sulla caserma di polizia di Sturla appositamente per fronteggiare la rivolta. Peccato che, pare, i portuali se ne fossero prontamente impadroniti rimanendo lassù, sul tetto, a vegliare le sorti delle giornate.

Ecco, se avete altre idee siete liberi di contribuire: e se sapete chi può essere interessato a produrre questi gadegts, che tanto possono fare per instillare l'amore per la Storia, ditelo.

1 commento:

lanessie ha detto...

ma è bellissimo!
Lo facciamo anche al belleville?
(tra l'altro, ti mando una proposta sulla mail)