Tre piani sotto il mio appartamento, c'è quella che si chiama una "villetta": l'hanno comprata, pare, nell'autunno dell'anno scorso, dopo almeno un anno (io prima non la vedevo) di beata spensieratezza della villetta e dei suoi proprietari: ma poi, basta, i giorni leggeri sono finiti. Che la nuova famiglia dai capelli biondi e dalle gonne chiare raccolte sul prato, ha riempito sempre più le superfici verticali di sbarre: piombi ai vetri, reti sulle ringhiere, griglie alle finestre, lance inclinate sul corrimano...
Sarà che cibo e aria aperta sono due piaceri che mi sono proibiti in questo periodo - mi sono prescritti, in verità, ma se solo riuscissi ad approfittarne, cosa che non è - ma questo filmato mi ha fatto schiattare di invidia.
Andate a vederlo subito: purtroppo, tra You Tube a Firefox ultimamente c'è un rapporto teso e non riesco più a postare direttamente i filmati, ma con un bel copiaincolla risolverete tutto velocemente, se non riuscite a vederlo per conto suo.
Andate a vederlo subito: purtroppo, tra You Tube a Firefox ultimamente c'è un rapporto teso e non riesco più a postare direttamente i filmati, ma con un bel copiaincolla risolverete tutto velocemente, se non riuscite a vederlo per conto suo.
Troverete una dolce fricchettona di prammatica, con i piedini appena un po' storti dentro gli stivali di gomma, la giacchina lunga sopra il vestito leggero, e un verace cesto pieno di verdura freschissima. Aiole e serrette erano altrettanto piene, fino a poco tempo fa, di ogni ben di dio vegetale: realizzate sul ciglio dellestrade, negli spiazzi prima riservati a sciocche rotonde sabbiose, sul retro degli edifici "di rappresentanza" , nei cortili, questi piccoli ed efficienti orti funzionano in base a un principio: "Se è di stagione è di tutti".
Ora la stagione è finita, ma rimangono foto e video a testimoniare il bel raccolto fatto dagli abitanti di Tordmorden, New Yorkshire, la cittadina dove chi vuole mangiare verdura non ha che da raccoglierla.
Ora la stagione è finita, ma rimangono foto e video a testimoniare il bel raccolto fatto dagli abitanti di Tordmorden, New Yorkshire, la cittadina dove chi vuole mangiare verdura non ha che da raccoglierla.
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La dimensione individuale, quella in cui la solidarietà si esprime spesso superando timori e pudori, non è la meno importante. Apre infatti la dimensione del rapporto personale non mediato nè contaminato da diffidenza, chè anzi può fornire spunti e motivi per ricredersi sulla fondamentale onestà delle genti. E quand'anche la riprova fosse di segno opposto... be', capita senza dubbio anche in uno schema di vita più "normale", più attento alla propria difesa: che forse non merita lo stress di chiedersi ogni volta se questo tipo che ci sta venendo incontro sarà buono o cattivo, non vi pare?
4 commenti:
Cosa mi vieta di rubarmi tutte le mele?
“Niente.”
Tutti i vostri lamponi?
“Niente.”
Semplicemente, questo non accade, dice. “Abbiamo fiducia nelle persone. Noi crediamo veramente – e siamo testimoni di ciò – che le persone sono oneste.”
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Secondo te - guardami nelle palle degli occhi, Streghetta - qui siamo pronti per questa Rivoluzione?
A.
mah, e se invece fosse proprio così :-) ? Ammetto che "Qui" è il punto dolente e stradolente: ma dove non ci difende l'onestà dgli animi può difenderci l'asperità del terreno e la vanità di fare fitness a costo zero, per esempio... kenedì?
sepofà ;-)
A.
non sono più abitanti, non sono più legati a un posto. Se glielo dici si offendono, ma sono la variante moderna dei nomadi e degli zingari, un posto o l'altro fa lo stesso. Magari sono ottime persone, affettuosi e premurosi con i figli, ma dell'ambiente in cui vengono ad abitare se ne fregano.
E questo spiega tante cose.
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