lunedì, ottobre 17, 2011

MILIONI DI DANNI

Da ore sfrecciano davanti al mio balcone, tanto bassi che posso vedere disegni e scritte, due Canadair, avanti e indietro dal mare. Uno piccolo e uno grande, chè si sa quali sono le ampie possibilità dei nostri potenti mezzi anti incendio.
Prima o poi riusciranno ugualmente a spegnere il fuoco, che arde là dietro, sul versante della collina che io non vedo da qui. Prima o poi. E non ci sarà nessuno ad andare in giro con telecamera e commenti, nessuno a quantificare quanti alberi sono morti, quanto ossigeno ci è stato sottratto, quanto questo Stato pagliaccio spende a furia di meschini tagli e conseguenti danni.
È qualunquismo,a il mio? Non so. Ma, sinceramente, se devo davvero scandalizzarmi, mi scandalizzo di più per un albero che per una vetrina. E forse sarebbe anche ora di considerare gli alberi soggetti politici, senza nulla togliere alle considerazioni che si possono fare su Roma e dintorni.

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