venerdì, dicembre 18, 2009
SILENT NIGHT
Questo è il post numero 900. che era più bello se era il mille, ma anche così fa la sua figura.
Peccato che nel frattempo gli altri blog si siano persi per strada, o si stiano perdendo. Parlo ovviamente dei blog della comune-ty, che erano lo zoccolo duro dei nostri lettori/scrittori: prima - in un imprecisato "prima" che è andato scìvolando via - i blog erano l'appuntamento del mattino. Ed era bello, non credo solo per me, il confronto e il racconto, il pensare e l'immaginare, il provocare e il discutere che ogni mattina arrivavano, da uno o dall'altro blog, ma più spesso da tutti.
Tutt'altra cosa rispetto allo scarno dire e informare di quel facciabuco che mi tocca difendere nonostante lo trovi sempre più superficiale e sciocco, esattamente come l'uso che fa della parola e del concetto di amicizia (e ciò non toglie che facciabuco possa essere utile e, a volte, gradevole, sia chiaro).
Ma insomma ogni cosa ha il suo fine e la sua fine e non serve caragnarci su, anche se - mi piace notarlo - credo che i blog della comune-ty fossero particolari pur nel variegato universo internettiano: per quanto ho visto io, solitamente c'è un blog di riferimento e una corte di lettori commentanti, non una corte di bloggers alla pari. Altro giro, altro capitolo, e chissà cosa salterà fuori e chi rimarrà affezionato al blog: certo, è dura scrivere - checchè se ne dica - senza sapere se si hanno lettori. E poi, e questo è più importante, c'è un ben più grande silenzio che ci sta avvolgendo, è il silenzio della politica. Mentre avanzano soggetti come il popolo viola, come i bloggers imbavagliati, mentre gli alternativi della decrescita e dei nuovi modelli si inventano - giustamente e intelligentemente - iniziative diverse che passano con disinvoltura dalla realtà virtuale alla realtà reale, cercando un senso in questo universo di bit che sia ancora umano, noi che siamo "davvero di sinistra" sembriamo persi. Come la talpa del famoso gioco, ogni tanto facciamo velocemente capolino solo per schivare il martello, almeno finchè riusciamo a schivarlo, poi eccoci rituffati nel privato più assoluto. Ognuno, e vale per la comune-ty e penso anche per molti altri, ci ha tutti i suoi buoni motivi, e soprattutto non si sa cosa fare e come farlo. io, per esempio, già da un bel po' mi accontento dei titoli, e faccio già fatica a reggere quelli: non voglio neppure saperlo, che nel paese in cui vivo si sta parlando di proibire i fischi in manifestazione. Ma questo Natale che è partito in sordina e ha viaggiato in scatoloni guarniti di festoni per essere subito individuati nel trasloco, si è oggi tutto dipinto di bianco con una nevicata metodica e inesorabile come da tempo non se ne vedevano.
E qui nella Casa nella Rocca c'è un sacco di cielo con dentro monti con la neve, e vialetti e aiole e pergolati e giardini segreti che in questo momento risplendono quieti, senza neppure un'impronta nè d'uomo nè di ruota.
E così si vive schizoidi, ignorando le minacce sempre più pesanti alla nostra libertà, in nome del sacrosanto diritto a un pochino di gioia e di piacere puramente estetico o, se volete, sentimentale.
Questo silenzio bianco di una notte di gelo è il silenzio che ci piace.
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