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Bene, è fatta. Siamo stabilmente nella Casa nella Rocca - nome ufficiale, d'ora in poi, nonostante gli sfottò sulla "Vocca" e i suoi abitanti upper class - e abbiamo già eliminato centinaia e centinaia di scatoloni. Che, ne siamo certi, si riproducono per partenogenesi e ancora affollano perciò alcune pareti come bizzarri rampicanti, ma grazie all'aiuto di amici e parenti li abbiamo respinti ai margini a soli tre giorni dal trasloco. Di più non posso dire, in questa prima serata di relativa quiete, per il semplice motivo che la stanchezza è tanta e l'ora ormai tarda.
Presto tornerò a scrivere di qualcosa che non siano imballaggi e vernici, non prima però di aver messo su facciabuco le testimonianze fotografiche dei contributi ricevuti in questo, fortunatamente affollato, trasloco.
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