domenica, settembre 11, 2011

VOX TAXI, VOX HORRIBILI

...e questa volta il taxista non c'entra. Che quando siamo saliti (sono uscita, sì!) stava ascoltando improbabili risultati calcistici e poi, forse per fare un dispetto a noi che abitiamo in un Quartiere Bene, ha girato e senza una parola ci ha obbligato ad ascoltare in diretta un buon pezzo del discorso di Bersani.

E un dispetto ce l'ha fatto, sì. Perchè, almeno da dove l'abbiamo sentita noi, la concione era un concentrato di minacce per gli ex-alleati ("questa volta non riusciranno a far fuori la coalizione"), di rivendicazioni della propria assoluta importanza (ma pisapia ti dice niente, bersa'? ) e di apertura a tutti escluso il nano malefico e, vivaddio,  il collega rintronato. Capisco che uno un ruolo se lo deve pur dare, ma che spronfondità! O sprofondezza, o abisso. 
Chè io non sono particolarmente affezionata al Pd: la mia storia e la sua si sono osteggiate lungo l'arco di ben trentacinque anni, con critiche feroci (mie) che ovviamente non saranno importate nulla a nessuno, ma che non per questo si sono affievolite. Eppure, come ho già detto altre volte anche qui sopra, in questo momento ritengo che una salvaguardia democratica debba essere fatta da chi c'è, anche a costo di ampi compromessi, e chi c'è è appunto il Pd - sfiga. Ma "ampi compromessi" non può voler dire calare le braghe, tutto qui, nè dal punto di vista economico nè da quello politico. E invece...Ditemi che l'ho interpretato male, vi prego.
  
E se invece, ho capito bene, siccome sono una persona buona e comprensiva, ecco quello che gli farei, al Bersani nonostante si meriti di peggio: dite che è metafora che capisce?

1 commento:

Aglaja ha detto...

"Uè, ragassi, siam mica qui a farci stendere per le orecchie, eh?"
;-D
A.