giovedì, giugno 28, 2007

CHI FA LA STORIA

Sospendo il giudizio, per ora, sul nuovo capo della polizia, chè ne avevo dato un parere niente affatto meditato, poi mi sono un po' mi ricreduta e di nuovo mi sono indignata - la talpa posta i vituperi del Comitato verità e giustizia, e a volte davvero non si sa che pensare, chè il riformismo è un male che ti attacca da dentro e non sai quando nè come.
Perciò taccio su questo, ma anche perchè secondo me la vera notizia è un'altra: come ormai è accettato, il G8 di Genova fu una prova generale di repressione. Poi c'erano anche gli scazzi fra i vari coirpi di polizia, magari ci furono anche errori e, ops, qualche sbadataggine, suvvia, ma la sostanza rimane quella.
E la notizia è che quella prova fallì. Riuscimmo a farla fallire, questo è il punto importante.
E non solo chi di noi c'era, era lì a prendersi botte o a battere il record dei centro metri su scalinata genovese, ma molti di più. Tutti quei giornalisti che iniziarono i primi servizi mettendo in rilievo - come si aspettavano di dover fare, e in un primo tempo provarono a fare, magari anche in buona fede - la "violenza" dei manifestanti e finirono per urlare nei microfoni o dalle colonne dei giornali, tutta la gente che distribuì acqua e porte aperte, tutti quelli che perfino in Albaro stesero le mutande alle finestre, tutti i volontari del soccorso e parecchi medici, tutti quelli rimasti oscuri. Quelli che prudentemente non erano in città ma poi parteciparono alle manifestazioni successive, dopo essere andati a vedere il sangue sulle scale della Diaz, quelli che avevano votato la destra e si scusavano e si vergognavano... ecco, io credo che ancora facciamo fatica a capire che il G8 di Genova è stato una vittoria. Di cui avremmo fatto a meno, certamente, ma lo è stato: perchè ha dimostrato che, almeno in questa città (ma sarebbe riduttivo, chè ampia è stata anche la risposta dei media nazionali) la "zona grigia" non è così vasta nè così potente. E che, almeno di fronte a palesi e feroci ingiustizie, c'è tanta gente che non riesce a non reagire, a non indignarsi: ora, forse, ci si adoprerà da destra e da "sinistra" a rendere più accettabile il ricordo di quella pagina nera nera, si faranno distinguo, si assolverà qualcuno e pian piano si cercherà di modificare la memoria, come già si è fatto per altre cose vergognose successe in questo Paese. Già oggi, molti di quelli che si vergognarono si sono forse dimenticati, o sono tornati a pensare da destri (ma non tutti, no), già oggi la memoria si confonde un po': è normale, purtroppo. Però le ammissioni di questi giorni e la sostituzione di De Gennaro, indipendentemente da chi lo sostituisce, sono un riconoscimento della nostra vittoria: che non va sottovalutato, sia pure senza illusioni.
E anche se sul piano politico le cose di questi giorni si dimostrassero poi del tutto ininfluenti, io penso che la nostra vittoria, in sè, sia stata una bella dimostrazione di un semplice fatto: che non sempre il potere può tutto.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Vittoria? forse l'unica parola che non avrei mai pronunciato... pur condividendo il resto... è possiblie? o è una crisi di bi-pensiero?

lastreganocciola ha detto...

il commento mi suona un po' ermetico (bi-pensiero? e di chi, la crisi?), ma ribadisco: non abbiamo cercato noi la battaglia, ma chi credeva di poter fermare l'opposizione a suon di botte e spari e provocazioni ha dovuto ricredersi. e se la parola "vittoria" sembra troppo enfatica, ciò non toglie che almeno su quella manovra e su quel tentativo - che da poco non era - siano loro ad aver perso.

e.talpa ha detto...

Premetto che non sono io l'anonimo, ché io avrei scritto correttamente BIS-pensiero. Credo sia citazione Orwelliana del Ministero della Verità (quello che passava il tempo a riscrivere la storia).
Ché so che forse Orwell qui non è molto gradito, vuoi per i topi o vuoi per l'anti-stalinismo... ma a me invece sta simpatico da quando il prof. gay di inglese del liceo disse che Orwell non era anti-comunista, lui era comunista vero e denunciava solo gli eccessi e le distorsioni...

Cmq, io prima di vedere il commento anonimo volevo solo dire: "Ma come si fa uno smile commosso?"

lastreganocciola ha detto...

grazie, talpa, sia per lo smile che per la delucidazione: sì, confesso, orwell ci ho provato, ma è uno dei pochi che ho lasciato perdere senza finirlo. non nego che il tuo prof potesse aver ragione, ma simpatico non era, neh?