domenica, giugno 03, 2007

NELLA RIDENTE LOCALITA'

Alba è un posto carino. Con il profumo di cioccolata che si spande per l'aere, perchè le prime due cose di Alba sono il vino e i tartufi, ma la terza sono le nocciole. E barattoli di nutella ochieggiano da ogni dove, in tutte le misure, e altre mille creme artigianali di nocciola e cioccolato le fanno compagnia. Poi ci sono le case-torre: quelle che sono rimaste, perchè le famiglie facevano a gara nel costruirle e nel buttarsele giù. Quelle che erano rimaste in piedi dopo il Medioevo in alcuni casi sono state ridotte per risultare coerenti con il resto dell'edilizia, come si può leggere su un cartello turistico:" Torre medioevale (abbassata)". E ci sono i vecchi negozi fin de siècle tutti legno, cristalli e insegne nere a lettere d'argento: sono soprattutto pasticcerie, ma il preferito è stato "Agenzia Giornali", un'edicola.
Ultimo, c'è un affresco del '400 che hanno appena tirato fuori dagli strati successivi in una delle tre chiese più importanti: quattro sante, ognuna con il suo simbolo specifico. E il drago accucciato ai piedi di santa Margherita, tutto verde e lucertoloso senza neanche un po' d'ali, sembra tirato fuori da un fumetto. A proposito, se non avete mai letto le allegre vite dei santi non sapete cosa vi perdete: santa Margherita, per dire solo la sua, era già in carcere in quanto cristiana che le arriva lì un drago e se la mangia. Il drago era ovviamente il demonio, ma Margherita era armata di una croce: con la croce, trac, squarcia la pancia del drago e se ne esce bell'intera. Per questo motivo, secondo la formidabile logica dei cattolici, è invocata per ottenere un parto facile.
Nanetto a parte, ad Alba insomma si sta bene, e in questi giorni c'era anche un festival musicale, per cui dentro la chiesa abbiamo anche ascoltato un po' di prove di violini e pianoforte.
Anche l'albergo non era male, molto piemontese con i suoi copriletti rosa damascati e le coperte ancora di vera lana. Nonostante le mie sfighe, che in occasione di questo vikend avevano assunto la forma di mal di denti, ho dormito bene. E ho deciso che avrei perso il treno più tardi, svegliandomi con calma. Ma alle nove in punto sono stata svegliata dalla Castafiore: un soprano due camere più in là si esercitava nei suoi vocalizzi, un'ora e mezza di tutte le vocali su e giù per la scala. Un'esperienza che meritava di esser fatta.

A GRANDE RICHIESTA...


PERTINACE!
Che fu un imperatore romano, negli anni 100. E nacque ad Alba, dove è ricordato con via, piazze o robe così. Che, come dice la mia amica Pallotta - e poi arriviamo anche alle monete:" ... poveri, mi fanno anche tenerezza: in fondo Pertinace è stato imperatore per 87 giorni." Dopodichè, infatti, la guardia pretoriana lo fa fuori "perchè - è sempre vox Pallotti - lui era figlio di liberto, di estrazione popolare insomma, e cerca di limitare i priviliegi e le donazioni dei soldati." Anche se Wikipedia ci dice che almeno una prima volta, di fronte allo scontento della guardia pretoriana che si aspettava ricche donazioni nel momento della sua nomina, Pertinace cede e regala soldi, concubine e ragazzi già appartenuti a Commodo, il precedente imperatore anche lui assassinato. Ma ciò non basta, e una seconda congiura lo fa fuori.
Le monete sono quelle che venivano coniate, nel giro di pochissimi giorni, quando veniva nominato un nuovo imperatore: sul retro, era usanza mettere "parole programmatiche", per indicare le intenzioni dell'imperatore in carica. La mia amica ha accompagnato queste monete, assicurate per un cifra folle che ovviamente non mi ricordo più, da Roma ad Alba, su incarico della sovrintendenza, per un convegno. Forse non tutti sanno che, infatti, ogni volta che un'opera d'arte o archeologica si muove, dev'essere accompagnata da qualcuno che poi ne cura la sistemazione e, nel caso, anche il ritorno.
Le Monete di Pertinace, però, sono famose anche tra gli ufologi perchè portano la raffigurazione di uno strano globo nel quale gli "studiosi di ufo" (Kolosimo, per citare il più noto) hanno visto una qualche roba aliena: l'ipotesi è supportata dal fatto che storici dell'epoca hanno tramandato "strani fenomeni celesti". Altri, invece, hanno prosaicamente ricondotto la cosa a un difetto del punzone.
Però le monete ufo risalgono a quando Pertinace era governatore della Siria e non credo perciò che siano quelle andate ad Alba: ma questa storia l'ho saputa solo poco fa, quindi non ho potuto chiedere a Pallotta.

venerdì, giugno 01, 2007

VIAGGETTINO VELOCE

oggi sarò ad Alba, Piemonte, e mi risparmio i facili giochi di parole sull'ora in cui mi sarò alzata, imprecando in gufesco. Ma vado a trovare l'unica mia amica che può mandarmi una mail con su scritto "Vado ad accompagnare le monete di Pertinace, ci vediamo là?

mercoledì, maggio 30, 2007

RIMANENDO IN TEMA...

... vi passo anche un po' di consigli che mi sono arrivati con una qualche newsletter che non so più qual è, riveduti e corretti per la comune-ty.
Il primo consiglio della nl era quello di non detergere troppo la pelle e di lasciarla respirare: per quanto ne so delle comunarde, non ce le vedo a strofinarsi tre volte al giorno con detergenti potenti, nè a infilarsi nel letto ogni sera con la faccia piena di crema. Ma, nel caso vi venisse la tentazione, sono d'accordo con la ns: ogni tanto la crema ci vuole anche alla sera - per esempio, se fa molto freddo, se avete preso il sole, se la sentite secca per qualsiasi motivo - ma in genere se ne può fare a meno, e si risparmia.
Per la pulizia serale basta e avanza l'acqua di rose, anche per togliere il mascara se non è waterproof: però almeno quella ci vuole, chè dormire con tutto lo smog e la polvere accumulati di giorno non è sano, non solo per la pelle. A proposito, il tonico di rosmarino è stato preparato e testato: nel mio ho aggiunto tre gocce di olio essenziale di lavanda, che dà un buon profumo e lascia la pelle più morbida. Lo trovo ottimo e a costo zero, chè il rosmarino è dell'orto balconico. Se ne volete, ce n'è.
Qui sotto, i conigli della nl copincollati: le robe a base di ghiaccio sono una bella idea, no? Ma occhio, che chi ha la tendenza alla couperose fa meglio a evitarle. A parte quella per l'herpes, che invece può usare.


Evitate come la peste di fare maschere troppo spesso: le maschere di ogni genere, idratanti, peeeling, all'argilla vanno applicate non più di una volta alla settimana. Spalmarsi di prodottini nuovi è bellissimo, ma la pelle si strapazza troppo!



Ghiaccio salato. Un cucchiaio di sale marino integrale in un bicchiere d'acqua bollita, poi congelare. E' perfetto per pelle acneica e problematica, passa il ghiaccio sul viso insistendo sulle zone critiche, poi risciacqua con acqua fresca.
Menta fredda. Metti a bagno per mezz'ora 1 cucchiaio di foglie di menta in un bicchiere d'acqua bollita, poi congela. Usalo ogni mattina sul viso per cancellare le nuove rughette che ti fanno impazzire...
Caffè in cubetti. Metti 1 cucchiaio di caffé in un bicchiere d'acqua, poi lasciala bollire per qualche minuto, raffredda e congela. E' un rimedio d'emergenza quando si presenta quell'orribile herpes labiale.

Ice tea. Prova a congelare qualche cubetto di...tè!Ti sarà utilissimo dopo una notte di bagordi, quando la mattina dopo hai gli occhi pesti. Dieci minuti di cubetto di tè, e addio borse!

ONLY FOR WOMEN TWO

ma questa volta l'argomento è più piacevole, chè si tratta di truccosetti: fondotinta, fard e ombretti in "pura pietra pestata", cioè minerali in polvere senza l'aggiunta di additivi, conservanti e chimicazza varia.
Pare siano trendissimi, cosa che di per sè ci indurrebbe a cassarli, ma lo dico perchè a) mi pare buon segno che anche i trendosi abbandonino la chimica b) così sapete che non li ho trovate su segnalazione di qualche veterofemminista. Anche se, naturalmente, penso che un ritorno del sano veterofemminismo ci farebbe un gran bene a tutte, ma ciò esula dal post.

I truccosetti veri e propri li trovate
qui: pare sia il business di un'intraprendente ragazza che si è messa in proprio e sta facendo affari d'oro.
I prodotti mi sembrano buoni, in giuste possibilità di colore e anche i prezzi mi pare che vadano più che bene, ma questo è un parere un po' frettoloso.
Allora propongo che qualcuno se li studi bene - tipo la fedecheride o il chimico da cui aspettiamo sempre le water-balls, entrambi un po' più razionali di me - e che poi si provi a vedere se riusciamo a fare un estemporaneo Gas per acquistarne e dividerceli. Senza le scatoline, che sono carine ma ce le facciamo noi con il riuso.

NOTTE


ormai tarda, sissì. e anche oggi il tempo del blog è stato speso nelle rifiniture, chè ora ci avete le news di peacereporter, l'ora esatta se riuscite a capirla (io no), e soprattutto la papera siocca chè così la fedecheride può nutrirla in attesa della password. la papera siocca vuol molto bene alla fedecheride. poi ci avete anche un po' di links belli ordinati e insomma se volete ve lo guardate tutto per bene intanto che io vado a nanna, che è ora.

martedì, maggio 29, 2007

LAVORI IN CORSO


Eggià, vi trovate tutto cambiato. Nel mio blog, dico, senza nessuna allusione alle elezioni, che me ne sto per ora sul non sapere ancora come sono andate. Mi spiace se qualcuno si era affezionato al vecchio modello, ma dopo una giornata all'Ikea si è sentito il bisogno di cambiare anche il mondo virtuale. Mi mancano ancora un sacco di cose, prima fra tutte la Papera Siocca a cui mi ero affezionata, ma il nuovo blogger fa persino più casino del vecchio, e mi ci vorrà un po' per recuperare lo sciainistat e tutte quelle robe lì. Ma l'essenziale c'è.

venerdì, maggio 25, 2007

A PROPOSITO DI VENERDI'


Un commento (G. = gipunto? o gnomo? o altro g.? grazie, comunque, anche se non ho la possibilità di inoltrare i suggerimenti :-) ) al post " Storia vera" mi fa venire in mente altre storie di nomi e giorni, che posto giusto perchè siamo praticamente nel vikend e c'è quindi sia concordanza temporale che voglia di leggerezza.
La prima è una delle note scolastiche che circolavano in rete, in cui la prof stigmatizzava il comportamento di un allievo che "offendeva l'alunna Sabatino Domenica chiamandola week-end". E in questo caso la nota, secondo me, andava fatta ai genitori di Sabatino Domenica e non allo studente con il dono della sintesi.
La seconda riguarda invece ancora i genitori di Venerdì, che hanno già annunciato di voler chiamare un eventuale secondo figlio Mercoledì.
Come si ricorderà, è la ragazzina della Famiglia Addams a chiamarsi così. E noi qui, che nell'infanzia delle figlie ci siano scoppiati - fino a saperle ancora oggi a memoria- le Nursery Rhymes nella bellissima traduzione di Nico Orengo, abbiamo subito capito perchè la figlia della famiglia Addams non poteva che chiamarsi così: nella filastrocca dei giorni, infatti, c'è un destino per ogni bimbo a seconda del giorno in cui sono si nasce. Che finisce, ad esempio "... e di domenica nascerà un bambino che si sveglia felice ogni mattino." Anche per gli altri giorni ci sono tutte qualità positive, meno che per il mercoledì: "il bimbo del mercoledì dovrà soffrire" nella traduzione italiana, e la versione inglese non mi è mai venuto in mente di cercarla, ma è l'unico giorno giorno "noir".

E, insomma, mi chiedo se i genitori di Venerdì la sanno, questa cosa qui.
Che poi, a me che sono nata di mercoledì come le due figlie (pare, l'abbiamo stabilito una volta con un qualche calendario perpetuo) mica la vedo come una sfiga, ma come una cosa streghesca: ci si conforta come si può, giaggà.

ROSMARINO

'tanto che sto lì a guardare la barca, come da post precedente, chiedendomi se salirci o no, mi sento di quest'umore qua della voglia di fare. la diretta conseguenza è che vi passo qualche utilizzo del rosmarino, di cui ho una bella pianta fiorita nell'orto balconico che presto verrà sacrificata a qualcuna di queste robe da streghetta.
Attenti, però: pare che chi ha - o può avere - la pressione alta non debba consumarla (be', se la mangiate nell'arrosto non credo sia un problema, ma non fatevi gli infusi), perciò nel caso limitatevi alle lozioni di bellezza.
O a metterne un rametto sotto il cuscino per evitare gli incubi, o a decorarne la casa se avete da inaugurarla, che sono due delle cose che nei tempi antichi si facevano poichè la pianta "scaccia gli spiriti maligni". E se anche agli spiriti non ci credete, fa buon profumo.
Se invece avete la pressione bassa e con questo caldo tendete a strisciare, la ricetta è questa: fate bollire 3 tazze abbondanti d'acqua, poi lasciateci dentro un rametto di rosmarino e qualche foglia di menta per un quarto d'ora. Lasciate raffreddare o mettete proprio in frigo che fa più voglia, e bevetela, specialmente al mattino chè invece verso sera può provocare insonnia.
Un digestivo, che dicono anche afrodisiaco, è semplicissimo da fare: una manciata di foglie di rosmarino lasciate a macerare nel vino. Per 48 ore se il vino è rosso, 24 se è bianco.
Uguale procedimento contro il colesterolo alto, solo che in questo caso ci vogliono 40 gr. di foglie, da lasciar macerare nel vino per 3 o 4 giorni. Poi si filtra e se ne bevono un paio di bicchierini dopo i pasti, per 20 giorni.
Sempre contro il colesterolo, ma anche contro "depressione, disturbi di fegato e digestivi, emicrania, frigidità e impotenza" due tazze al giorno di infuso : 30 grammi di foglie in un litro d'acqua bollente.
Per la pelle, invece: un decotto ristretto - cioè un rametto fatto bollire in un mezzo litro circa finchè buona parte dell'acqua si è consumata - pulisce a fondo.
E se avete tanto, tanto rosmarino potete usare lo stesso decotto per le pulizie di casa, mentre bruciarne un po' toglie gli odoracci e porta buono.
L'infuso, invece, va bene per sciacquare i capelli indeboliti o rovinati e pare che preservi lo scuro dei capelli - forse anche quello sintetico, chissà.

Ecco, ho messo le cose che mi sembrano più facili da fare: per fare la raccolta il periodo migliore migliore sta finendo, ma siamo ancora in tempo. I rametti, anche fioriti, si fanno seccare all'ombra (o nel punto più asciutto della casa) e poi si conservano in vasetti di vetro chiusi sennò l'olio, che è quello che fa tutto, si disperde.

giovedì, maggio 24, 2007

ECCO...


... ci sono volte che mi piacerebbe stare così,
con quella faccia lì, beata, con appena un po' di sole, aria, foglie, e una birretta.








E invece mi sento così:











ma selavì, ghe nient de fa'.

mercoledì, maggio 23, 2007

ERRATA CORRIGE


Dice: "ma c'è qualcuno incinta e io non lo so?" Eh?
Risponde - no, non io:" Ah, noooo! E' la Fede!" Eh?
Insomma, si parla del mio post, e allora preciso: "l'aggiunta a due zampe" non è la Fede - come potrebbe venirmi in mente di definirla in questo modo assai poco gentile? - e non è, al momento, un incintamento. E' solo la diamantina dell'amicae., (che spero sia ancora viva nonostante gli ostinati tentativi della Gattamelata, prontamente sgridata dalla cana).
Ho pensato fosse meglio una pubblica precisazione, a questo punto.
Anche perchè ho trovato questa bellissima illustrazione del monolocale dell'amicae.

PULIZIE


Sì, lo so che le pulizie non sono il primo pensiero nella comune-ty, ma fra nuovi arrivi a quattro e due zampe e ancor più nuovi traslochi, forse l'argomento è meno peregrino di quanto non sembri. E lo so che forse sono un po' in ritardo, chè nella Casasulmonte ormai han fatto scorte di detersivo per piatti che non basteranno sei mesi di cenoni a smaltirle, ma, come si dice, le pulizie non finiscono mai... groan. E allora forse ben venga qualche trucco per risparmiare soldi e salute, chè ci ho sbattuto dentro e ve li passo: ma, occhio, il borace dove ci sono animali che gli vien l'uzzolo di assaggiare, no, a meno che gli animali non siano scarafoni. I consigli sono dell'Australian Consumers Association, ma tutta una roba su ogni uso pulente dell'aceto la trovate anche qui

Detergente
universale
Acqua calda mescolata a
sapone naturale o aceto
bianco è un detergente
generale per tutta la casa
economico e facile da usare.
In bagno
DETERGENTE PER IL GABINETTO Create
una specie di pomata con borace e succo di
limone per pulire il water (non le fosse
biologiche) .
DETERGENTE PER CERAMICA
Pulite piastrelle,lavandini,gabinetti e bagni con
bicarbonato di sodio usando un panno umido.
DETERGENTI PER SPECCHI Strofinate con
carta di giornale imbevuta di olio di eucalipto per
evitare l’appannamento degli specchi.
In salotto
DETERGENTE PER MOQUETTE Spruzzate del bicarbonato di
sodio sulla moquette prima di passare l’aspirapolvere per deodorarla.Poi,
una volta asciutta,spazzolare o passare l’aspirapolvere.
DETERGENTE PER FINESTRE Aggiungete mezzo bicchiere di aceto
ad un litro di acqua calda per ottenere un effettivo detergente per finestre.Se
molto sporche, lavate prima le finestre con acqua calda insaponata. Usate carta
di giornale imbevuta di aceto per ottenere un’ottima brillantezza.
In lavanderia
CANDEGGIANTE Usate un bicchiere di succo di limone in mezzo
secchio d’acqua e lasciate il bucato in ammollo dalla sera al mattino
successivo oppure sostituite con mezzo bicchiere di borace per ogni
bucato per sbiancare e ravvivare i colori.
SMACCHIANTE Usate olio di eucalipto per togliere macchie prima di
lavare. Basta applicare poche gocce e lasciare evaporare.
DETERGENTE PER BUCATOPer creare un detersivo per bucato
economico,ecologico e sicuro,mescolate un terzo di bicchiere di sapone naturale
(grattugiato) con un terzo di bicchiere di soda per lavare.Fate sciogliere in un secchio
d’acqua calda e riempite con acqua.La miscela si trasformerà in una gelatina morbida.Usate
2-3 bicchieri per ogni bucato.
In cucina
DETERGENTE PER SUPERFICI Usate bicarbonato di sodio
su un panno umido per pulire ripiani,lavandini,finestre e le
superfici del frigorifero o del congelatore.
DETERGENTE PER STOVIGLIE Usate sapone naturale per
lavare le stoviglie e aggiungete aceto bianco per risciacquare e dare
brillantezza ai bicchieri.
DETERGENTE PER IL FORNO Evitate i detersivi caustici per il
forno.Pulite il forno con un panno insaponato mentre è ancora caldo.

lunedì, maggio 21, 2007

STORIA VERA

Forse la troverete sui giornali locali, martedì, ma è così assurda che val la pena riprenderla anche qui, chè l'ho saputa in anteprima.
Succede, otto mesi fa, che a San Martino nasce un bimbo, il quale viene regolarmente denunciato all'anagrafe con il nome di Venerdì.
I genitori si sentono fare un po' di storie, ma insistono, loro gli piace Venerdì. Il bimbo cresce e, come tutti i bimbi, reagisce nel sentire il suo nome.
Ma adesso arriva ai genitori un avviso del tribunale: in base alla legge sailcavolo, che proibisce ai genitori di mettere nomi "ridicoli o offensivi" ai loro figli, Venerdì dovrà cambiare nome. L'esposto alla Procura è stato fatto da uno zelante funzionario, e Venerdì è stato considerato "ridicolo o offensivo", anche se i genitori dicono che Robinson non c'entra nulla. E giustamente fanno notare che se Totti può chiamare Chanel sua figlia, perchè loro non possono chiamarlo come un giorno della settimana?
La mamma di Venredì è già stata sentita due volte dai giudici del Tribunale delle famiglia, che si riunirà
in questo giorni per decidere sul caso, anche se i genitori hanno già annunciato ricorso in caso di sentenza a loro sfavorevole. Nel mentre, qualche altro bambino verrà forse massacrato dalla sua famiglia, aspettando una sentenza che passerà in coda a questa appassionante vicenda.
Ma questo sembra facile populismo: e allora aggiungiamo anche la chicca. Se non saranno i genitori a cedere, scegliendo un altro nome per il pupo, gli toccherà d'ufficio quello del santo del giorno in cui è nato: Gregorio Magno.
Voi cosa preferireste?

ONLY FOR WOMEN


Mi si chiede Come mai non aggiorni il blog, ma se c'è un motivo va trovato sul fondo, chè io non lo so. e mi aggiro cercando, cosa non so. come diceva Virginia Woolf " C'è tutto il problema che mi interessava... delle cose che non si dicono...che effetto ha questa reticenza? (...) E poi c'è il problema delle cose che accadono normalmente, continuamente."
E allora, sia pure un po' pressata dalle cose che accadono, continuo ad esercitare la mia personale reticenza e mi limito a un'informazione discutibile ma, chissà, forse utile. Che è una di quelle cose di cui virginia woolf non avrebbe parlato mai, gli assorbenti alternativi all'usa e getta. Se vi interessa almeno guardare come sono fatti, li trovate qui: a me il sito e le tipe, con qualche discorso intorno al valore delle mestruazioni e la riscoperta della propria luna, ecco, non è che mi dica tanto.
chè penso che sulla teoria si possano fare tanti e giusti discorsi sulla rimozione collettiva e sociale degli aspetti meno asettici della femminilità, e che per esempio è mica un caso che la società dell'immagine e del consumo privilegino la donna anoressica, quella che per prima cosa le saltano le mestruazioni e per seconda sia più simile a un androide che a una donna.
e non è mica un caso neanche che abbiano inventato una pillola che le elimina (le mestruazioni, non le anoressiche) , fra l'entusiasmo dei ricercatori (maschi) e qualche parere di donna in carrieraepalestra che dice "Non vogliamo più affrontare il corso naturale del nostro corpo, non abbiamo tempo da perdere."
E penso sia corretto che i gruppi femministi stiamo remando contro questo nuovo farmaco, e che a quanto pare la Weyth che l'ha prodotto si trovi costretta a una lunga e intensa campagna promozionale quando si aspettava che invece ci saremmo picchiate per averlo.
Però, ecco, sarà che mi piace il buon senso, ma trovo altrettanto giusto ammettere appunto senza reticenze che le mestruazioni sono, anche, una gran menata. E che, come diceva il KGgB, "mi spiace per l'ambiente, ma trovo gli assorbenti un'invenzione geniale." E quindi non farò venire i sensi di colpa a nessuna, chè non ce li meritiamo (e i rasoi altrettanto usa-e-getta, allora?) . Però, il minimo che si può dire di questi assorbenti non-getta, è che sono più rispettosi anche del nostro corpo e, soprattutto, che fanno risparmiare un sacco di soldi. Così, visto che quest'ultimo vil problema sta diventando preponderante nella comune-ty, ho pensato che la segnalazione potrebbe essere utile. poi fate come volete, e siate pure reticenti in proposito, non me la prenderò.

giovedì, maggio 17, 2007

NOTTI

... da un po' di tempo in qua orribili, per un motivo o per l'altro, così anche un ostinato gufo a neanche mezzanotte pensa che forse se ne va a nanna, sperando in meglio. ma prima posta queste foto qui, sottratte al magnifico sito di Focus.it, che raccomando caldamente a chi deve far passare il tempo a una scrivania.
questa qui del koala è proprio come mi sento, se solo ci fosse una scrivania invece del ramo.



questa, invece, è in onore dei pipistrelli che svolazzano vicino a casa, e ogni sera mi incanto un pochino a guardare il loro volo bizzarro, tutto a scatti eppure aggraziato, come un giocattolo meccanico del '700, e sono contenta che anche quest'anno ci siano.




e questa, dedicata ad Achille, è perchè i bradipi sono animali magnifici, da cui dovremmo imparare qualcosa...

Aaaungh, buonanotte!

martedì, maggio 15, 2007

SE E' VERO

Se è vero, com'è vero, che questo mondo ormai fa sempre più schifo a chiunque, anziano giovane o medio che sia.
Se è vero, com'è vero, che questo Paese sembra sempre più allo sfascio a chi ci sta dentro, salvo poi scoprire che gli altri non sono molto meglio.
Se è vero, com'è vero, che quel che si prepara sembra ancora peggio e chi se ne rende conto si vede proporre le lampadine a basso consumo come se con quelle fosse tutto risolto.
Se è vero com'è vero che, ancor più che in altri momenti, per arrivare a un qualsiasi, minimo, risibile risultato bisogna aspettare anni, e accettare compromessi, e ingegnarsi e impegnarsi, e non è affatto detto che ci si arrivi.
Se è vero com'è vero che ovunque il guardo io giri vedo solo disperazione, e precarietà, e fatica, e paura del futuro anche in chi il futuro dovrebbe averlo alle spalle.
Se è vero, com'è vero, che anche chi si sente garantito sa che tutto può capovolgersi da un momento all'altro, e tutto quello che credeva di aver raggiunto finire in niente.
Allora, a proposito di gap generazionale, cos'altro si può dire, cos'altro si può cercare di far capire a chi si trova davanti questo mondo e questa situazione, se non che ognuno ha il diritto e il dovere di inseguire il proprio sogno?
Scendendo a patti con la realtà, come abbiamo fatto tutti, anche se la realtà di oggi è ben più dura di quella di un tempo. Ma non è più dura di tutte le realtà nella storia dell'umanità: e in ogni luogo e in ogni tempo c'è stata gente, molta di più di quello che siamo abituati a pensare e di quello che è scritto nei libri di Storia, che ha inseguito il suo piccolo sogno e lo ha raggiunto. Prima o poi, chè la realtà chiede il suo prezzo, e spesso è in termini di tempo. O di soldi, o di indipendenza, o di fatica, o di paura. O di tutte queste cose.
Ma l'importante è avercelo, il sogno. L'importante è, anche anno dopo anno se occorre aspettare, capire quale parte del sogno si può abbandonare, o cambiare, perchè possa diventare realtà. L'importante è capire quanto è importante.
Perchè un sogno può essere una piccolissima cosa, ma quella è, e non può confondersi con il bisogno di sicurezza, con la voglia di viaggiare, con la paura di qualsiasi compromesso, con la facilità della fuga. Non può appiattirsi su sogni altrui, anche se a chiunque viene la tentazione, soprattutto quando le difficoltà sono tante e confuse, di pensare che altri siano più furbi o più in gamba di noi.
Certo, bisogna stare al mondo. E mangiare, e vestirsi, e magari anche farsi una birretta ogni tanto. Non per questo il sogno muore.
E sbaglia chi crede - e in questi blog di pulcinella ognuno può sapere a chi penso, ma credo che il problema riguardi tutti, lo ribadisco - che noi "grandi" non ci rendiamo conto.
Anche per noi la vita è sempre più precaria, e difficile, nè siamo ciechi e sordi da non sentire le storie di gente della nostra età improvvisamente "dislocata" o licenziata, da non sentire sulla nostra pelle come il futuro, che prima appariva in qualche modo prevedibile, ora è affidato al capriccio del caso - se vogliamo chiamarlo così, chè in realtà si chiama padrone, oggi come ieri. Non siamo immuni, a meno di non essere nettamente dall'altra parte della barricata, dall'impoverimento nè dalla sempre più feroce impossibilità di arrivare a quello che fino a ieri ci sembrava essenziale. Le formichine, tra noi, hanno una vita più facile, come da fiaba. Ma perfino loro patiscono, e vedono la realtà.
Chi tra noi non ha capitali da mettere a disposizione dei figli perchè possano trovare più facilmente la loro strada (e forse anche in quel caso, però), può solo cercare di ricordare, sperando che sia vero, che l'umanità finora se l'è sempre cavata, anche in situazioni disperate.
E che, perfino ora, ognuno di noi è libero di scegliere cosa vuole veramente. Non subito, o comodo, o facile, o sicuro: cosa vuole davvero. Che le scelte immediate devono tenere conto della realtà, ma la realtà non può soffocarci, può solo metterci tanti bastoni tra le ruote e confonderci le idee. E noi possiamo essere più testardi di lei, e lavorare per schiarirci, e tenere almeno un pezzettino dove il sogno continua a vivere. E continuare a credere che un giorno finirà per coincidere con la realtà, con il farne parte.
E' scarno e scarso come patrimonio, senza dubbio, e fors'anche un po' irritante. Ma cos'altro si può dire, di più vero?
Quando si decide di fare un figlio, che è un bellissimo sogno, si sa che si deve aspettare. E, checchè se ne possa raccontare, non è che l'attesa sia di per sè piacevole. Ma ci si può limitare a vedersi crescere la pancia oppure cercare di fare il possibile perchè tutto vada bene: camminare, e mangiare verdure, e andare a quelle cose odiose che sono i corsi preparatori, e tenersi il mal di testa chè la novalgina è meglio di no. E preparare magari anche la stanza o almeno la culla, e leggere libri, e mille altre cose ancora.
Io credo che ci siano periodi storici in cui l'umanità può solo aspettare, aspettare che qualcosa cresca. E le singole persone che fanno l'umanità possono aspettare passivamente, o darsi da fare: non necessariamente per l'umanità tutta, che mica siamo tutti Gandhi, ma per quel pezzettino di umanità che ci compete. Che saranno i doloranti e gli stressati per il gipunto, la memoria degli oppressi (forse) per il KGgB, la solitaria rivoluzione per l'amicae. O il teatro, o i libri, o il mantenere una moralità in un mestiere che la va perdendo. O i propri figli, per qualcuno e in un certo momento, o i gatti randagi se proprio di meglio non si riesce a trovare. Per essere pronti quando verrà il momento, per aggiungere una pillola di vitamina a quel qualcosa che cresce: come ha sempre fatto, del resto, e non bisogna lasciarsi schiacciare dalla durezza dell'attesa, nè rassegnarsi a credere che questa volta non sarà così.
Allora, io sono convinta che perseguire, con intelligenza e sforzo di lucidità, il proprio piccolo e individuale sogno sia aggiungere ben più che una vitamina. E continuo a pensare, testardamente, che sia meglio lavorare per il proprio sogno che diventare una di quelle persone tristi che per paura, per ansia o confusione hanno rinunciato. E che, arrivate a cinquant'anni, si convincono che i sogni li hanno solo i ragazzi, un fatto dell'età che poi passa, come la varicella.




lunedì, maggio 14, 2007

PARANOIA


Da Republikit apprendo che Mario Lozano, il soldato accusato della morte di Nicola Calipari, insiste nella sua versione secondo cui la colpa di tutto è di Giuliana Sgrena: se lei non avesse voluto andare in Iraq, Lozano non avrebbe sparato a Calipari.
Logico, no? A me, per antisciovinismo genovino, piacerebbe di più dare la colpa a Cristoforo Colombo, con altrettanta logica, ma tant'è. E la scusa, del resto, non è nuova: da sempre, il potere accusa le vittime di essersi trovate sul posto. E da sempre, la voce del potere è quella del più sfigato tra gli sfigati, quello che mai ha capito un cazzo e appunto perciò fa la voce grossa.
Qualche dubbio su come appaiano agli altri le sue motivazioni, però, il soldato Lozano lo deve avere, tant'è vero che dice di non essersi presentato al processo in Italia perchè teme "per la mia vita e per i miei familiari". Ma forse no, non si tratta di dubbi, sono proprio certezze.
Il Dipartimento di Stato americano, infatti, consiglia ai turisti merigani che varcano gli ampi confini Usa, di "non accettare cibi e bevande" dagli sconosciuti. E sul blog su cui ho trovato la notizia - non so più qual è, chiedo scusa - si faceva giustamente notare che un viaggio che esclude il concetto dell'ospitalità e dell'incontro tale non è, e polverizza secoli di valori morali e di umanità. In nome di una diffidenza arrogante e presuntuosa, aggiungo io. Chè, se la paranoia d'oltreoceano non ci stesse contagiando tutti, si potrebbe anche provare un po' pena per questi merigani che come il bambino secchione e spia della classe, vivono nell'incubo che prima o poi qualcuno gliele farà pagare.


RUMENTA PRIMA. MA DOPO?



Mi sono messa tra i preferiti due siti di "riutilizzo" e ogni tanto li apro: in realtà, il mio riutilizzo preferito è quello estemporaneo, che mi viene in mente là per là perchè mi manca una cosa o l'altra e non ho voglia di spendere tempo o soldi per comprarla, ma vedere le idee degli altri è sempre bello.
Fra i due siti, che credo di aver già segnalato qui, uno è modestino anche nella grafica: Io Ricreo solo ogni tanto mette un'idea, sempre però con steps fotografici. E generalmente sono idee sensate, ovvero cose che a uno può capitare di fare: la più recente, è vero, è una saliera trasformata in portabastoncini da cocktails, che insomma non è che uno proprio tutti i giorni gli serva, ma in compenso non deve fare altro che conservare la saliera.
Ri-creazione, invece è molto più fighetto, ogni volta che lo si apre c'è qualcosa di nuovo: chi tiene il blog ramazza da qualsiasi sito, correttamente citando peraltro, qualunque idea abbia attinenza con il riutilizzo . E a me dà un po' sui nervi.
Perchè, per carità, mica è sbagliato per principio far rientrare il signor Vitali, che lavora la carta di giornale con ferri da maglia giganti (link:http://www.ri-creazione.info/
index.php?title=lavorare_a_maglia_carta_di_giornale&more=1&c=1&tb=1&pb=1) nel concetto di riutilizzo, dal momento che in teoria si mostrano e dimostrano le infinite possibilità del riciclo di materiali.
Però a scorrerle una dopo l'altra, la maggior parte di queste idee appaiono superflue, un mero esercizio di creatività senza uno sbocco possibile: mi piacciono, per esempio, gli appendini fatti con le vecchie forchette - perchè di appendini si ha bisogno e le forchette sono divertenti e anche probabilmente comode per l'uso. Ma la maggior parte delle cose proposte... insomma, può anche darsi che qualche studente riesca a sopravvivere per un'estate vendendo portafogli ricavati dai cartoni del latte o dai pacchetti di patatine, e su come realizzare fiori finti con i vecchi collant ci hanno fatto su anche un libro. Ma a me pare abbia poco senso proporre cose inutili al posto di cose inutilizzabili.
Ci sono, i maniaci dell'art&crafts, e anch'io mi sono dilettata con il decoupage, con la carta velina sovrapposta, con gli stencils e insomma, a periodi, con attività varie per le quali utilizzavo materiali di recupero. Ma era una specie di piacere creativo, prima di tutto, non qualcosa che facevo per salvare il mondo: anche perchè, in ogni caso, si ha sempre bisogno di colla, vernici, pennelli, stampini o, insomma, di attrezzatura e materiali che vengono comprati. E spesso il risultato della fatiche non riesce così bene come lo si vorrebbe, e finisce che lo si tiene in casa per un po' e poi lo si butta via: sprecando così anche i materiali nuovi oltre al vecchio.
Allora, io non potrei mai essere contraria a una qualsiasi forma di creatività, e so che per imparare a fare bene qualcosa ci vuole il suo tempo e i suoi errori: ma mi piacerebbe che in confini fossero più precisi - pur tenendo conto che a volte sono difficili da tracciare - e i discorsi più puliti.
Perchè a me tanto salvifico non pare per nessuno riempire la propria (e altrui, immagino, dopo un po'...) casa di fiori finti fatti di collant: meglio che riempirla di fiori finti di plastica fatti in vietnam, indubbiamente, ma forse il discorso sarebbe più corretto se invece si indicassero tutti i possibili usi dei collant rotti. Allora, forse, capirei anche i fiori finti, se fossero in mezzo allo straccio per i pavimenti invece dello swiffer o comesichiama e al portavasi in stoffa da ben 7 euro (giuro! ed è un pezzettino di maglina, proprio come la gamba di un collant), o a come trasformare il pezzo ancora buono in maniche di lusso per la t-shirt.
Certo, le idee sono mica tutte lì belle ordinate ad aspettare che uno le archivi sotto la voce apposita e forse, alla lunga, il risultato del sito potrebbe anche essere quello che a me piace di più. Ma, insomma, a me sembra che l' idea del riutilizzo, così come si presenta in Ri-creazione, non faccia che cambiare l'ordine degli addendi, esaltando un sacco di cose di cui semplicemente potremmo fare a meno solo perchè le materie prime sono di recupero.
Mentre quello che dovremmo fare, nonostante il fascino e l'accessibilità dell'Ikea, è provare proprio a ri-pensare il nostro rapporto con gli oggetti, l'abitudine a essere circondati da una folla di cose che in gran parte non hanno più una funzione e spesso non hanno mai avuto un significato, a pensare le nostre case come posti in cui ogni oggetto ha almeno un storia, una passione dietro di sè. Ma in cui, anche in questo caso, non è necessario conservare traccia e memento di ogni storia e passione.
Non so, io è da un po' che ci giro intorno a 'sta cosa degli oggetti e del rapporto ormai malato che abbiamo con loro e non sono un modello di coerenza in questo senso, chè molti sono gli oggetti che non hanno apparente funzione in casa mia - se non quella di suscitare un sorriso, a volte. Però mi pare che se ci si prende la briga di ri-creare qualcosa, ecco, allora si dovrebbe fare lo sforzo di creare qualcosa di indiscutibilmente migliore, di davvero utile e sensato: e spesso gli usi più sensati non sono quelli più affascinanti e originali, sono semplicemente lì sotto il naso, basta pensarci un attimo. Per altre cose, più raffinate o decorative (be', mica tutti abbiamo gli stessi gusti) o anche un po' maniacali come la carta dei cioccolatini lavorata all'uncinetto per farne un portacaramelle, mi pare ci sia poca differenza se usiamo materiali di scarto o meno. Mi sbaglio?

venerdì, maggio 11, 2007

ZONTA

alla dotta divulgazia del brother:

Solo due cose sono infinite, l'universo e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima.

> Albert Einstein

giovedì, maggio 10, 2007

QUANDO LA TV DICE IL VERO

Sta girando sul web, e magari i televisiofili l'hanno già visto, ma eccolo. e poi dice come mai siamo depressi... perchè noi sappiamo che è davvero così, ecco perchè.