
Ci ho i testimoni, sono qui alla tastiera con su i mezzo guanti. Quelli che, già lavati, aspettavano di essere messi via per l'estate. Oltre ai mezzi guanti ho una maglietta, due maglioni e uno scialle.
"Molto bohemienne", mi dice caustico il KGgB, arrivando da fuori e approdando felice alla ghiacciaia, chè già si sentono i tuoni e ricomincia la pioggia. A me piace il brutto tempo, mi piace perfino ora che non smette più, ma quello che odio sono gli ambienti umidi e freddi: come, ad esempio, i condomini in cui il riscaldamento è stato spento prima che il freddo e l'umido tornassero in gran forza.
Così sto qui, e il mio bastoncino di liquirizia tiene il posto del sigaro vieppiù bohemienne, e parlo appunto del tempo: che, come dice Lidia Ravera, ci coglie in pieno "la stanchezza di commentare questo livello infimo di notizie" compresa ovviamente la veronica e mica la veronica. Se avete voglia, ascoltatevi quest'intervista della Lidia a Micromega: non è poi geniale neppure l'intervista, ma giusto così, per sentir finalmente parlare qualcuno che ragiona.
Ah, no. Allora non ce l'ho solo io il muschio in mezzo alle dita dei piedi...
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