giovedì, luglio 22, 2010

VA COSI'


Passerò al vino, per lenire il senso di colpa. Io, che avevo scoperto la birra solo in tarda età e ne avevo fatto la mia bevanda preferita (avete presente quante robe di gnomi, fantasy e storie e sapori assurdi si trovano nelle birre?) mi sono sentita dire che se voglio dimagrire niente grano, nicht, verboten, e niente lievito, raus! E anche se intorno c'è tutta una serie di persone carine che mi dice machetifregadidimagriremaseiscema? io invece vorrei, che tutta una vita a vedermi forse non proprio magra ma quasi, non passa senza lasciare il segno. Epperò il vino è permesso, in modica quantità per uso personale, quindi ho cominciato a berlo, e può venire bene per addormentare questo senso di colpa sciocco sul blog lasciato a se stesso: perchè, insomma, io non sono una che racconta tanto i fatti suoi, e ancor meno quelli altrui. Posso narrarvi della Rocca (siamo seriamente preoccupati per il gabbinianino ritardato, sembra davvero avere dei problemi ) e potrei narrarvi della manifestazione per il nono anniversario della morte di Carlo Giuliani, l'altro giorno (la bandiera dell'Anpi stesa a terra dove l'hanno ammazzato, i bambini nati nel frattempo, i lucciconi e i pugni alzati), ma perfino per me è estate. Non che ne sia contenta, ma bisogna ammettere che la voglia di ragionare e di fare scappa via, al punto che può parere un'attività degna di nota perfino lo spulcio della Coop alla ricerca di sfizi alimentari. Compatibili con la dieta e le intolleranze, il che forse può rendere la caccia un buon test per il Mensa, a volersi bullare di attività intellettuali. Nei prossimi giorni metteremo le ruote a uno scaffale, sistemeremo la wunderkammer degli oggetti sopravvissuti al trasloco, ci lanceremo nella preparazione dei succitati sfizi e travasaremo le piante, magari bevendo vin fresco: un ottimo programma, ma temo che il blog continuerà a languire per mancanza di argomenti interessanti. Tornerà l'autunno, neh?

lunedì, luglio 19, 2010

MAH...


Sto facendo orecchini, già. E medito sull'affittare un orto. Nel frattempo compro piante - una succulenta bianca e rosa che sembra lo svolazzo di una sottoveste, un ficus tutto arricciato, un'edera oblunga e folta e un peperoncino dai frutti viola scuro, che useremo come antiparassitario - e amministro la dispensa di casa.
E' un'estate a intelletto zero, se si escludono alcune dotte disquisizioni fra me e il KGgB (è più difficile per un bambino imparare a camminare o per un uccellino imparare a volare? ovvero, l'aria sostiene come l'acqua e la terra, oppure meno? perchè il serpentese in inglese si chiama "parsel tongue"? fa più paura il basilisco o il diario? ) e letture vagabonde. Però, a proposito, devo finalmente registrarmi su aNobii, così da avere una giustificazione per parlare
(ma solo un poco) di libri.
E' un'estate che ho voglia di lavorare con le mani, che stanno ferme dalla ri-pittura della camera e dalle ultime cose del trasloco: infatti ho comprato anche il Fimo che, combinato con bottoni che andrò a scegliere nella mia ampia scorta, diventerà maniglie per l'armadio.

E' un'estate che mi piacerebbe essere in forze, magari tornando indietro a una decina di anni fa, per poter fare trekking, una cosa che mi sono sempre negata per pigrizia e timore della mia incapacità. E forse anche perchè fino a poco tempo non c'erano proposte divertenti e interessanti come il uikènd insieme alle pecore per la
transumanza, o il cammino del Glorioso Rimpatrio dei Valdesi.
Ma questa è anche un'estate che sono a dieta (per la prima volta in vita mia faccio una dieta per dimagrire, un evento deprecabile) e magari
mi basterebbe riuscire a fare un po' di cyclette, un po' di qi-gong ogni mattina: ma, come dice Jacopo Fo, il nostro cervello è nemico del nostro corpo e trova ogni buon motivo per farci stare fermi. Ottenendo così il doppio risultato di sprecare anche le energie intellettuali.
E' un'estate che questa città è piena di cose di sinistra, via una l'altra, e anche di cose e basta: adesso c'è la Città dei Diritti con un programma pieno di filmati, dibattiti, presentazioni, incontri, e martedì è l'anniversario della morte di Carlo Giuliani, ucciso dalla polizia nelle manifestazioni contro il G8. Ma ci sono anche ville e musei aperti fino a tardi, e qualche mostra curiosa. Io avrei voglia di fare, vedere e ascoltare tutto... no, in verità avrei voglia di averne voglia, ecco.
E' un'estate un bel po' schizoide, tutto sommato.

lunedì, luglio 12, 2010

COSE GRIGIE


... chè grigio è il cielo da maccaia, giorno dopo giorno. ci cola sugli occhi e lungo la schiena al minimo movimento, ma anche senza il minimo movimento. copre "i monti" laggiù- qui le colline le chiamano così - e verso sera prende una sfumatura rosa, come di polvere pesante che annulla man mano il confine fra la terra e il cielo.

ma grigio è anche il giovane gabbiano, il fratèl pirlotta di un'altra nidiata, che da tre giorni stride volando tanto basso che potrei allungare una mano e toccarlo mentre emette i suoi spaventati "fiiiip, fiiip": gira in tondo senza allontanarsi dal tetto, dove ogni tanto atterra sbattendo goffamente ali e zampe.


e grigio è il tetto dove ogni anno i gabbiani fanno almeno due nidi, seguiti con trepidazione da tutta la parte della Rocca che dà a nord: ieri, visto che i piccoli sono ormai volati via da un po', un qualche umano ha riprovato a uscire sul terrazzino in alto, su cui campeggiano le antenne. non l'avesse mai fatto: una trentina almeno di gabbiani si sono radunati intorno al tetto con grida minacciose.

è' stato l'evento di una grigia domenica: chi non aveva la fortuna di essere in campagna è uscito sui balconi a guardare la sconfitta dell'umano, che ha rinchiuso la porticina e desistito.


anche i ventilatori che credevamo di aver abbandonato nel trasloco sono grigi (con appena un po' d'azzurro) ma siamo stati contenti di ritrovarli: è infatti un errore, sappiatelo, pensare che siano superflui se vi dotate di condizionatori. I due sono fra loro complementari, ma ciò non vuol dire che siano sufficienti, nè gli uni nè gli altri: in compenso, grigia è la previsione della prossima bolletta.


grigia è anche la lastra d'ardesia su cui sono scivolata un settimana fa, giusto per riprovare l'emozione di sbucciarmi un ginocchio, che non è ancora guarito.


grigiastra è la terra smossa dalle pale e dalla piccola ruspa, qui nel parco delle Rocca, per i lavori di sostituzione della caldaia, che ci svegliano un mattino su due con rumori improbabili: e come disse il sarto al suo dio, dopo essere sopravvissuto ai campi, alla morte della moglie, alle disgrazie dei parenti e alla diaspora, quando vide la bruciatura che si era prodotta sul vestito che aveva appena finito di cucire: "Questa, Altissimo, non me la dovevi fare".


Grigio, in effetti, è il mio umore.

mercoledì, luglio 07, 2010

EVVAI CON LA PARANOIA


Caldo, vaghezza. Vado in giro pigramente pel web e mi imbatto nella notizia che Greenpeace prende, ohibò, i soldi da Rockfeller. Cioè dai suoi eredi. Cioè dalla multinazionale del petrolio.
Visto che Greenpeace prende anche i miei, di soldi - be', non proprio gli stessi che potrebbe dare Rockfeller, forse neppure il famoso caffè al giorno, ma insomma... - linko il sito indicato come fonte. Che a sua volta ne linka un altro, spagnolo, dove scopro che, ecco, tutto è possibile al mondo, ma guarda caso la fonte originaria della notizia risulta essere la "prensa de extrema derecha": e infatti qualche commento dopo, ecco la precisazione di Greenpeace, che smonta tutta la cosa.
Nel frattempo, però, un giro sul blog da cui proviene la notizia mi ha fatto scoprire un interessante filmato, in cui si annuncia che nel 2010 la Ue approverà una cosa chiamata Codex Alimentarium, che ci obbligherà a ingoiare le peggiori schifezze in fatto di alimenti, togliendoci contemporaneamente gli integratori e le vitamine.
Ecco, io non ne so nulla di un "Codex" ed essendo che di solito sono attenta alle notizie che riguardano il cibo, la prima reazione che ho è quella di andare ad approfondire.
Ma poi arriva il resto del video, in cui si annuncia che il Codex è l'ultima arma sfoderata per diminure drasticamente il tasso di popolazione, portandolo da sei miliardi a cinque milioni : a riprova, si dice che è la stessa proporzione in cui furono decimati i nativi americani.
Le ormai famosissime scie chimiche e i farmaci contro il cancro, nonchè i vaccini e l'aspartame, sono altre due armi usate per questo scopo, anche se non viene mai detto da chi, se non per un accenno iniziale alle "diaboliche multinazionali".
Aaaaah, ecco, già, ora ho capito, e come no? La cabala, lo spauracchio della scienza, la politica vista come strumento di morte sono un condimento perfetto per notizie il cui nucleo originario è spesso fondato o comunque meritevole di approfondimenti, che vengono mischiate ad altre di cui più volte è stata dimostrata l'inconsistenza.
Non faccio esempi e neanche linko il blog su cui c'è il video, tanto i miei lettori ne fanno a meno: ma noto ugualmente che questo metodo è ben più raffinato di quello di attribuire a Greenpeace fondi sporchi.
Una volta notata l'inconsistenza dell'accusa globale o di una delle "armi" citate, infatti, viene spontaneo (perfino a me!) credere che nessuna, fra le cose citate, sia davvero così pericolosa come vorrebbe il video. Che invece, in mezzo a tante castronerie, dice una cosa giustissima e cioè che ciò che viene citato - in primis l'alimentazione poco sana da cui tutto prende spunto - indebolisce il sistema immunitario delle persone. (A proposito, pare che abbiano dimostato un "effetto droga" del cibo industriale, neh? ) . Di lì a voler far credere che ci sia un complotto razionale e finalizzato ad eliminare il 92% della popolazione mondiale ce ne passa, ed è proprio perciò che il messaggio funziona, indebolendo tutti quelli sensati che toccano gli stessi argomenti.
C'è comunque un sacco di gente, anche insospettabile quanto a superficialità o scarsa comprensione, che si lascia trascinare dal bieco gioco emotivo che questi appelli alla paranoia scatenano: non ci credo del tutto, però, magari, chissà...

E dire che non c'è nessun bisogno di immaginare complotti e armi misteriose e una scienza asservita totalmente a un potere ancor più misterioso, per capire l'andazzo del mondo: basterebbero i dati sul divario fra poveri e ricchi, che sta ancora aumentando. Perchè mai qualcuno dovrebbe studiare sistemi appositi per uccidere i poveri, quando lo stesso risultato si può ottenere come semplice ricaduta del sistema economico e sociale?


(be', comunque cosa è il Codex ora me lo andrò a vedere, che sospetto che il video dica anche su quello cose giuste nel modo sbagliato)

giovedì, luglio 01, 2010

30 GIUGNO 1960- 30 GIUGNO 2010




Proprio bella. Tanta gente, e bande e gonfaloni, e sindache e cischi, e sindacalisti e anarchici, e partigiani e don galli, e amici e canti.